“L’erba è alta ormai lo so” recita uno dei più grandi successi di Mogol e Battisti. Anche la giunta comunale di Cuneo afferma di essere consapevole che si potrebbe fare di più per la cura di aiuole e marciapiedi in città, ma a mancare è - come al solito - un altro tipo di ‘verde’: quello dei soldi.
La questione non è nuova né circoscritta ai cahiers de doléances delle opposizioni. A settembre dell’anno scorso, anzi, era stato il Partito Democratico a portare la questione in Consiglio comunale, dove si è tornato a parlarne ieri in seguito all’interpellanza della consigliera di Grande Cuneo Laura Menardi.
Numerose, sostiene l’esponente della minoranza, sono le segnalazioni di incuria e degrado su marciapiedi, strade, portici e giardini. A completare il quadro la mancata riasfaltatura delle strade dopo i lavori del teleriscaldamento: “Come si può pensare di curare il parco che sorgerà in piazza d’Armi - obietta Menardi - se ciclicamente si presenta come un problema da risolvere la normale manutenzione del verde?”.
Tra le possibili soluzioni, la consigliera propone di valutare l’istituto del ‘baratto amministrativo’, cioè la concessione di uno sconto sulle tasse ai cittadini in cambio di lavori minimi di tutela e valorizzazione del territorio. Ben più controversa l’altra misura accennata, ovvero il vaglio di una ‘tassa sui cani’ “per arrivare a una maggiore responsabilizzazione dei padroni e poter pulire dove i cani sporcano”.
“Siamo consapevoli delle difficoltà sulle aree verdi, che dipendono dalle difficoltà di bilancio” riconosce l’assessore all’ambiente Davide Dalmasso, ricordando che il Comune mantiene la priorità sui giardini più frequentati e con parchi giochi. “A fine luglio siamo già al limite delle risorse stanziate per l’anno 2019” avvisa l’assessore, che aggiunge: “La forza lavoro interna è dimezzata rispetto a quel che era solo sette o otto anni fa: la legge non ci permette di sostituire chi va in pensione”.
Oggi ci sono sette operai addetti al verde più un capo operaio: normalmente due si occupano dei parchi giochi, due dei tagli, due delle fontane e dell’irrigazione e uno delle fioriere. La cura del verde pubblico va poi distinto dalla manutenzione dei marciapiedi, di cui si occupa in appalto il consorzio Cuneo Strade: alle sue dipendenze ci sono quattro addetti che seguono gli interventi ordinari e straordinari, oltre ad occuparsi dello spostamento di 13mila transenne all’anno in tutte le manifestazioni comunali.
“Sono in fase di esecuzione due lotti di sistemazione dei marciapiedi da 38mila euro ciascuno” continua Dalmasso, ma la puntualità degli interventi è molto più complessa da quando è stato vietato il diserbo chimico: “Il pirodiserbo costa sette volte tanto rispetto al diserbo chimico. In mancanza di quest’ultimo, l’unica alternativa sarebbe decespugliare ogni quindici giorni”.
Altra questione è quella delle riasfaltature: terminati i lavori per il teleriscaldamento, sull’altipiano ci sono ben 8 chilometri di strade da riasfaltare. Gli interventi erano in programma a giugno ma l’amministrazione li ha posticipati perché molte compagnie telefoniche stanno sistemando le loro linee in questo periodo: tra agosto e settembre, in ogni caso, dovrebbero partire i lavori annunciati.