Fino a pochi giorni fa in provincia di Cuneo solo l'IIS "Bianchi-Virginio" garantiva agli studenti e alle studentesse transgender la possibilità di attivare la carriera alias. Da oggi anche l’Istituto Tecnico Agrario e Professionale Alberghiero gli si affianca nel ruolo di "apripista". Una scelta innovativa, al passo con i tempi e contro la tendenza generale delle altre scuole cuneesi, a dimostrazione che si può sempre fare qualcosa per cercare di garantire il benessere degli studenti e delle studentesse.
La carriera alias, si legge sul sito “è un profilo burocratico, alternativo e temporaneo, riservato agli/le student* trans. Questo sostituisce il nome anagrafico - cioè quello scritto nei documenti ufficiali e dato alla nascita in base al sesso biologico - con quello che la persona transgender ha adottato”. La scelta di affidarsi al regolamento della carriera alias redatto da Genderlens e Agedo Nazionale è arrivata in seguito a una richiesta specifica all’interno degli istituti.
“Ci siamo sentiti in dovere di attivarlo perché non toglie niente a nessuno, è semplicemente il riconoscimento del diritto di qualcuno. Dietro c’è sempre un percorso impegnativo, lungo. Non è un capriccio. Molti credono che sia una cosa temporanea, ma non è così”, afferma Monica Monchiero, collaboratrice della dirigente per l’Alberghiero e referente della carriera alias. “È stata lunga come cosa perché non ne sapevo nulla, ho dovuto documentarmi”, aggiunge. La richiesta è arrivata a settembre, poi sono seguite tutte le procedure. Dopo l’attivazione, la consultazione del collegio docenti e l’approvazione del consiglio di istituto e, dal 14 febbraio, la carriera alias è ufficialmente attiva sul registro. “La carriera alias - scrive l’associazione Genderlens - ha l’obiettivo di garantire un ambiente sereno, da vivere senza discriminazioni e bullismo transfobico. Uno di questi è il misgendering, ovvero l’uso accidentale e intenzionale di termini, parole che fanno riferimento al sesso biologico di una persona anziché all’identità di genere in cui si riconosce l’individuo”.
L’apertura delle pratiche può essere avviata dallo studente o studentessa se maggiorenne o dai genitori nel caso in cui sia minorenne. Chiunque può conoscere le procedure per attivare questo percorso. È possibile trovarle sull’home page del sito internet della scuola o, in alternativa, richiedendo ulteriori informazioni alla mail carriera.alias@virginiodonadio.edu.it. I tempi sono abbastanza brevi se si considera che nell’arco di cinque mesi la richiesta è stata soddisfatta.
Allo stato attuale sono undici gli istituti in Piemonte in cui il benessere delle persone transgender ha un peso. Oltre all’Istituto Virginio-Donadio, sei si trovano nella provincia di Torino, due in quella di Novara, una a Vercelli e una a Verbano Cusio Ossola. L’elenco è vuoto, invece, per Alessandria, Asti e Biella. È un atto di sensibilità non scontata, soprattutto quando si è tra i primi a intraprendere questa scelta. “Il nostro obiettivo è che le altre scuole possano prendere spunto. Secondo noi è un segnale fortemente positivo”, conclude Monchiero.