Lo smart-working e la mancanza di certezze sulla ripresa della scuola creano ombre sul presente e sul futuro dei lavoratori del settore delle mense e delle pulizie scolastiche e aziendali e i sindacati chiedono risposte. Questo il motivo per cui nella mattinata di oggi, mercoledì 24 giugno, le tre sigle hanno indetto una manifestazione congiunta in tutta Italia. A Cuneo il presidio si è svolto di fronte alla Prefettura, dove Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uiltucs hanno distribuito volantini informativi prima di essere ricevuti dal Prefetto Giovanni Russo.
“Portiamo all’attenzione del Governo la difficilissima situazione del settore - spiega Ivan Infante di Filcams Cgil -. Tutto quello che è l’indotto scuola dalla pulizia alla ristorazione vive una forte incertezza: ad oggi non sappiamo cosa succederà”.
"Chiediamo un percorso unitario e condiviso per trovare delle soluzioni - gli fa eco Antonino Aloisio della Fisascat Cisl -. Rappresentiamo lavoratrici e lavoratori che nel mese estivo si ritrovano senza coperture economiche: vogliamo un tavolo per trovare un sostegno al reddito di queste famiglie che sono in grande difficoltà finanziaria”.
“Si sta parlando molto del pubblico, ma anche chi lavora nel settore privato ha problemi - chiude Fabio Bove di Uiltucs - Un esempio? La richiesta di cassa integrazione è legata a ciò che fa l’azienda: se la committente apre una procedura, di conseguenza anche chi lavora in appalto lo può fare. Noi chiediamo che questa procedura sia slegata e che chi lavora in appalto possa chiederla anche se la committenza non lo fa”.
Tra le altre richieste la proroga degli ammortizzatori, una riforma generale del sistema e misure di sostegno economico straordinario.
Ivan Infante (Cgil Filcams)
Antonino Aloisio (Cisl)
Fabio Bove (Uiltucs)