CUNEO - “L’ospedale resti al Santa Croce”: Sturlese non si dà per vinto

Un flash mob davanti all’ingresso della struttura per il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni. La questione della sede ancora al centro delle rivendicazioni

Redazione 27/09/2024 19:44

Tornano a chiedere un “ospedale unico al centro”, cioè nella sede del Santa Croce, gli attivisti di Cuneo per i Beni Comuni che questa sera si sono ritrovati di fronte all’ingresso principale della struttura in via Coppino.
 
Un flash mob per riportare all’attenzione la questione della sede ospedaliera, considerata ormai risolta non solo dall’amministrazione comunale e dall’Aso ma anche dalla Regione. Martedì scorso l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha chiarito come sul punto non ci sia nessun ripensamento: cambiano la fonte di finanziamento ipotizzata e il progetto, ma non la localizzazione. Certo bisognerà accelerare le procedure perché, come ricordato dalla sindaca Patrizia Manassero, l’Inail ha bisogno dei terreni: l’azienda ospedaliera procederà perciò con gli espropri e la regolazione di eventuali contenziosi.
 
Dietro alla scelta del sito di Confreria, ha aggiunto la sindaca rispondendo ai consiglieri, “c’è un lavoro che una comunità amministrativa ha fatto negli anni”, a partire dal piano regolatore del 2007 che già lo individuava come candidato ideale. “È una ricchezza avere un ospedale vicino alla stazione, all’interno dei quartieri” ha obiettato di nuovo il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese, contrario fin da principio a una soluzione che - secondo gli oppositori - sarebbe stata “spinta” più del dovuto dalla Fondazione Ospedale, il soggetto che commissionò lo studio di prefattibilità.
 
Un progetto alternativo - presentato come una “suggestione-proposta” - era stato illustrato lo scorso novembre dagli architetti Angelo Bodino e Michele Nasetta. Si tratta di un intervento “a blocchi” per ampliare di circa 25mila metri quadrati il Santa Croce, senza rinunciare all’idea dell’ospedale unico. Un’alternativa vera, dicono gli anti-Carle. Un discorso chiuso, ribattono Comune e Regione.

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