CUNEO - L’Uncem chiede una fiscalità differenziata per i territori montani

L'Unione dei Comuni Montani ha redatto un Ordine del Giorno per inviare la richiesta a Governo, Parlamento e Regioni

Redazione 03/05/2023 11:11

L’Uncem chiede una fiscalità differenziata per i territori montani. A questo proposito l’Unione dei Comuni Montani ha redatto un Ordine del Giorno che è stato inviato a Comuni, Unioni e Comunità montane, che potranno discuterlo e approvarlo per inviare a loro volta la richiesta a Governo, Parlamento e Regioni. 
 
Nel documento si chiedono in particolare “sgravi fiscali e minor carico burocratico per chi possiede un negozio in un Comune montano, per chi avvia una nuova attività commerciale": “Si richiede - si legge nell’Ordine del Giorno - l’individuazione delle ‘Zone a fiscalità di vantaggio’ ovvero delle ‘ZES – Zone economiche speciali montane’ che possono consentire allo Stato e alle Regioni di intervenire con opportuna differenziazione delle imposte. Nei Comuni montani, con particolare riferimento ai Comuni classificati ad alta e altissima marginalità socio-economica, si chiede che le imposte per imprese e per gli esercizi commerciali siano azzerate”.
 
Il mantenimento degli esercizi commerciali di vicinato in questi centri costituisce la condizione per contrastare lo spopolamento, per mantenere viva ed abitata la montagna. Queste attività svolgono una funzione più che economica di tipo sociale, in assenza delle quali i costi sociali che ricadrebbero indirettamente sulla collettività sarebbero superiori all’eventuale minore gettito fiscale. Misure fiscali di questo tipo, di fatto, sono neutre sull’introito fiscale dello Stato, in quanto nelle condizioni attuali queste attività chiudono e non ne riaprono delle nuove”, spiegano dall’Uncem.
 
Nell’Ordine del Giorno si chiedono inoltre “incentivi per la nascita di centri multifunzionali, ‘negozi che vendono prodotti e allo stesso tempo svolgono dei servizi’, d’intesa anche con associazioni locali presenti nei piccoli Comuni” e “misure relative al trasferimento di proprietà di fondi rustici in Comuni classificati montani o accorpamento di proprietà. Nei territori montani i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici, fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate, devono essere soggetti alle imposte di registro e ipotecaria nella misura fissa e devono essere esenti dalle imposte catastali”.
 
In Italia - secondo i dati riportati dall’Uncem - oltre trecento Comuni montani non hanno più un esercizio commerciale o un bar: “Salvare e valorizzare i negozi sotto casa, il commercio di prossimità, nei piccoli Comuni e nei centri delle aree montane, è una necessità sociale, culturale, economica, politico-istituzionale. È determinante difendere e valorizzare i piccoli negozi, schiacciati negli ultimi due decenni dai supermercati e dai centri commerciali e più recentemente dalle piattaforme di e-commerce e consegna a domicilio di beni”.

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