I Comuni che sottoscriveranno il protocollo d’Intesa sull’accoglienza diffusa dei lavoratori stagionali della frutta nel Saluzzese passano da otto a dieci, ma una parte consistente del territorio (praticamente tutta la bassa valle Po) resta fuori. Rispetto allo scorso anno si sono aggiunti Manta e Scarnafigi che dal prossimo primo luglio consentiranno di raggiungere 179 posti letto, 60 in più del 2020.
Lunedì 28 giugno sarà sottoscritto il protocollo d’Intesa tra Prefettura, Regione Piemonte, Provincia e dieci comuni del Cuneese (Cuneo, Busca, Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo, Savigliano, Tarantasca e Verzuolo quelli non ancora citati). Inoltre firmeranno il documento le associazioni datoriali, Caritas, la Papa Giovanni XXIII e le forze dell’ordine.
Per l’accoglienza diffusa il Ministero dell’Interno ha concesso, per il 2021, un finanziamento di circa 500 mila euro al fine di contribuire all’allestimento nel territorio saluzzese di circa 235 soluzioni alloggiativi da destinare ai lavoratori stagionali extracomunitari rimodulati in 179 per esigenze Covid.
Nel frattempo è stata nuovamente acquisita la disponibilità del Fondo Fami che ha finanziato il progetto “La Buona terra” con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori agricoli stagionali e ultrastagionali impiegati nella raccolta della frutta al fine di creare un nuovo modello di convivenza nel quale la presenza dei lavoratori stranieri abbia un impatto positivo sulla vita delle comunità locali e di garanzia per le aziende di un’offerta di manodopera qualificata, evitando lo sfruttamento e altre forme di illegalità affini al capolarato.