I Consiglieri regionali hanno dimostrato un’attenzione forte nei confronti delle richieste avanzate da Coldiretti sulla questione del lupo, la cui presenza sulle Alpi ma anche nelle zone collinari è triplicata negli ultimi tre anni, rendendo insostenibile la situazione per le imprese che, con coraggio, continuano a presidiare i territori montani e svantaggiati evitandone lo spopolamento e l’abbandono. Coldiretti esprime soddisfazione per l’esito dell’audizione chiesta nei giorni scorsi e prontamente ottenuta alla V Commissione del Consiglio regionale piemontese.
“Il confronto con i Consiglieri di maggioranza e di opposizione – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – è stato approfondito e proficuo e attendiamo ora che dalle parole che si passi rapidamente ai fatti”.
“Abbiamo chiesto che la Regione torni ad essere protagonista diretta della gestione del lupo – spiega Moncalvo – attuando misure di prevenzione e mitigazione ma anche azioni tempestive di contenimento di lupi e ibridi per consentire ai pastori e agli allevatori di svolgere l’attività produttiva in sicurezza. Sul fronte indennizzi, inoltre, nel 2021 si passerà al risarcimento diretto da parte della Regione; al riguardo abbiamo chiesto un iter semplice e snello per le domande e indennizzi rapidi in caso di danni diretti e indiretti, anche nelle aree collinari”.
“La presenza del lupo – osserva Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – sta mettendo a rischio soprattutto gli allevamenti zootecnici da carne che stanno già affrontando le difficoltà legate alla pandemia con il canale Ho.Re.Ca chiuso e le speculazioni lungo le filiere. Senza dimenticare che è in gioco non soltanto la sicurezza di mandrie e greggi ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le nostre montagne e le nostre colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni a bassa quota”.