Un pomeriggio nero per l’agricoltura del cuneese. In queste ore i Tecnici di Coldiretti Cuneo stanno procedendo alla mappatura e alla quantificazione dei danni che in alcuni casi sono anche molto ingenti, ad essere colpite soprattutto orticole, nocciole, mais, grano pronto per il taglio e uva. Per una valutazione più precisa occorrerà attendere i prossimi giorni. “Un fenomeno – evidenziano i Tecnici di Coldiretti Cuneo – mai visto prima per rapidità, potenza e che ha stupito in modo particolare per l’ampiezza del territorio interessato dal fenomeno. La pioggia in molti casi si è trasformata in grandine che con particolare violenza si è abbattuta su alcune zone, a macchia di leopardo, risparmiando in molti casi appezzamenti vicini tra loro”.
La grandinata ha manifestato una particolare virulenza in alcuni Comuni del Roero per poi attraversare il Tanaro e interessare alcune zone della Langa e parti dell’Alta Lagna fino al Cortemiliese lasciando però completamente incolumi alcuni territori. La frammentazione delle proprietà delle aziende, normalmente un punto debole dal punto di vista logistico, si è rilevato in questo caso vantaggioso, avendo così tenuto salva parte della produzione. I chicchi di grandine delle dimensioni di palline da golf, in alcuni casi, hanno mandato in fumo in pochi minuti il lavoro di un anno intero, in particolar modo per le coltivazioni a piano campo, non protette da reti antigrandine, che hanno registrato tra i danni più gravi alla produzione.
“Per quanto riguarda i vigneti – sottolineano i Tecnici di Coldiretti Cuneo – dove gli effetti della grandine sono stati localizzati e le foglie non sono troppo danneggiate è ancora possibile salvare buona parte della produzione che comunque richiederà un considerevole aumento dei costi della manodopera per la selezione e pulizia dei grappoli poiché siamo in un momento della stagione in cui il diradamento deve ancora essere effettuato”.
I Tecnici si sono coordinati in queste ore per l’emissione di un bollettino fitosanitario, diramato questa mattina, a supporto delle aziende colpite.
Sempre ieri, una leggera grandinata è stata segnalata anche nel Fossanese con danni a susino e pesco. Lunedì 3 luglio, invece, si è verificata una grandinata di forte intensità su una striscia di territorio tra Scarnafigi, Lagnasco e Saluzzo con danni importanti sempre al comparto frutticolo. Il 2023 sia stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi negli ultimi due mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature.
“La grandine – evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada – è l’evento più pericoloso nelle campagne per i danni irreversibili che in pochi minuti provoca nei campi. Ancora una volta siamo di fronte agli effetti del cambiamento climatico, fatto di sfasamenti stagionali, sbalzi termici, lunghi periodi siccitosi interrotti da eventi piovosi eccezionali. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze del clima che cambia, ma è anche il settore più impegnato nel contrastarle”.
“Questa situazione – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – ormai non può più essere trattata come una semplice emergenza, dal momento che si innesta su eventi ormai continui di vere e proprie bombe d’acqua rapide e violentissime. Per affrontare i danni causati dagli eventi estremi che stanno devastando i nostri territori servono strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, di semplice accesso per le nostre imprese, efficaci e con meno burocrazia”.