In un anno sono state tre le donne che nel territorio dell’AslCn1 hanno partorito chiedendo l’anonimato. Nello specifico due sono stati i casi che si sono verificati a Cuneo, uno a Savigliano. Neppure una richiesta, invece, presso l’ospedale di Mondovì.
In Italia sono circa 400 le donne definite “mamme segrete”, ossia quelle donne che partoriscono ma non riconoscono il bambino e lo affidano alle cure dell’ospedale. In Piemonte il numero è in netto calo: se nel 2000 i neonati non riconosciuti alla nascita erano cinquanta, nel 2023 una quindicina.
“In ospedale - spiega il primario di ostetricia dell’ospedale Santa Croce di Cuneo, Andrea Puppo - garantiamo un percorso di completo anonimato non solo durante il parto, ma anche per tutto il periodo della gravidanza. Inoltre successivamente viene garantito anche un supporto per il post parto”. “Guardando la casistica - conclude il dottor Puppo - possiamo notare che le donne che scelgono il parto in anonimato sono in maggioranza italiane”.