Prima la sospensione, poi lo scioglimento della seduta. Mattinata calda, quella di oggi, in Consiglio regionale. A causa della mancanza del numero legale il presidente Stefano Allasia ha dovuto rinviare la seduta, dopo averla inizialmente posticipata alle ore 11, tra gli applausi ironici e gli attacchi delle minoranze. Solo venti i consiglieri presenti in aula, a fronte di un numero legale di ventuno, a causa di ben tredici consiglieri in congedo, con i soli Andrea Tronzano e Marco Gabusi a rappresentare la Giunta in aula.
Un rinvio con cui l’amministrazione regionale ha prestato il fianco alle aspre critiche delle opposizioni. “Il centrodestra ancora una volta ha dimostrato un profondo disinteresse per i lavori istituzionali e per i cittadini piemontesi che hanno assegnato ai Consiglieri il mandato a rappresentarli” attacca Raffaele Gallo del Partito Democratico: “Dov’è il centrodestra? Ha già iniziato la campagna elettorale e ha deciso di disertare l’Aula di Palazzo Lascaris? Un comportamento simile è vergognoso e denota una mancanza di rispetto per le Istituzioni da parte di Cirio e della sua maggioranza, una maggioranza ridotta a brandelli che non fa partire neanche i lavori”.
“Il Consiglio Regionale è sempre più ostaggio degli impegni elettorali della maggioranza Cirio che evidentemente è più interessata a cercare voti per vincere le elezioni che a provare a governare quella Regione”, scrive in una nota Silvana Accossato (LUV): “Nessun rispetto per l’istituzione che sono stati chiamati a rappresentare e soprattutto per i cittadini piemontesi che attendono risposte a problemi seri e sempre più pressanti come le liste d’attesa nella sanità, il lavoro e l’emergenza ambientale, temi evidentemente secondari rispetto alla ricerca di qualche consenso spicciolo per tornare a sedere su quella poltrona che tra l’altro lasciano sempre più spesso vuota”.
Attacco frontale anche da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, Ivano Martinetti e Sean Sacco: “Alcuni consiglieri di maggioranza non si sono presentati e il presidente Allasia ha dovuto sconvocare la seduta. Una figuraccia imbarazzante per il centrodestra, un atto irresponsabile dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che dimostrano di preoccuparsi più della campagna elettorale che dei problemi reali delle persone. Il Consiglio regionale è il luogo in cui discutiamo e portiamo a casa i provvedimenti che incidono sulla vita dei cittadini, disertare la seduta vuol dire comportarsi da fannulloni, mancando di rispetto alle forze politiche presenti in aula e soprattutto alle famiglie piemontesi”.
Una situazione, quella di oggi, che non è nuova per il Consiglio regionale piemontese. Secondo i numeri riportati da “Lo Spiffero”, su 270 Consigli in questa legislatura per ben 95 volte è “saltato” il numero legale. Nell’ultimo anno la maggioranza si è ritrovata senza i numeri per approvare i propri provvedimenti ben 30 volte in 47 sedute. In alcuni casi è bastata la sospensione per mezz’ora per attendere l’arrivo dei ritardatari, in altre occasioni il Consiglio è stato sconvocato, come accaduto oggi. Nell’anno in corso solo in 24 casi su 47 la seduta si è svolta senza intoppi.