Riceviamo e pubblichiamo.
L'assessore ai Trasporti Gabusi, insieme ad alcuni amministratori locali, torna alla carica per chiudere la linea ferroviaria Alba – Asti. Il 18 agosto il Comune di Nizza Monferrato con la delibera n. 78 ha deciso di aderire ad un progetto di protocollo di intesa, tra cui figura la Regione Piemonte, per realizzare una pista ciclabile sul percorso della tratta ferroviaria Alba – Nizza Monferrato, in barba al protocollo già sottoscritto nel 2017 completamente opposto. Quel documento (concordato tra Regione, Rfi e 14 comuni con in testa Alba, Asti e Nizza Monferrato) mirava invece alla riapertura della linea, oggi questa Giunta regionale vuole smantellare tutto.
Invitiamo pertanto i Comuni dei territorio interessati, inclusi quelli che non hanno sottoscritto il protocollo del 2017, a ribadire con forza la richiesta di ripristino della galleria del Ghersi e di riapertura nei tempi tecnici strettamente necessari della tratta ferroviaria Alba – Asti, in accordo al vigente protocollo di intesa del 2017. Auspichiamo inoltre che alla richiesta aderiscano anche gli enti e le associazioni turistici e culturali del territorio, a partire dell'Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero.
Non resteremo in silenzio ad attendere che la storica linea Asti – Alba venga smantellata, come l'assessore Gabusi progetta ormai da alcuni anni. La sua riapertura è un punto fondamentale che può dare un vero segnale di ripartenza, sostenibile, di tutte le Langhe e del territorio piemontese. Sostituire una tratta ferroviaria con una pista ciclabile non è una scelta green. Treno e bici non sono in competizione, lo sono invece con l'automobile. Le piste ciclabili dovrebbero essere fatte sulla sede stradale, come avviene in ogni paese, oppure su strade secondarie in disuso. Eliminare una ferrovia è una scelta inaccettabile, anti economica e non certo favorevole all'ambiente.
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Vicepresidente Commissione regionale Trasporti