Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dalle mamme di alcuni bambini risultati 'in esubero' dalla Scuola Media di via Bersezio al reggente della Scuola Media di via Bersezio e poi ai media.
L'istituto è da mesi al centro delle polemiche perché tre classi sono state cedute alle vicine Magistrali e contemporaneamente alcuni iscritti alla Scuola Secondaria di primo grado sono stati dirottati su altre scuole.
Buongiorno. Siamo le mamme di bambini risultati in esubero alle iscrizioni per la classe I della Scuola Media di via Bersezio, del cui Istituto Comprensivo Lei è Reggente. Le scriviamo per metterLa di fronte al Suo operato in occasione delle iscrizioni stesse.
- Durante la presentazione di questa scuola è stato assicurato che non ci sarebbero stati problemi ad accogliere tutti quelli che lo desideravano, compresi i non residenti e lo stesso è stato ribadito al momento dell'iscrizione, nel richiedere la quale non era necessaria la presentazione di alcun requisito. Invece, durante vari incontri con l'amministrazione comunale e tecnici tenutisi più di un mese dopo per chiarimenti riguardo il sovrannumero degli iscritti e circa la cessione di tre aule dalla Media alle Magistrali, è stato affermato che la capienza dell'edificio scolastico non può superare le 393 persone per ragioni di sicurezza. Lei di ciò era, o doveva essere, al corrente e quindi se ne doveva dare comunicazione a tempo debito, ossia al momento della presentazione e delle iscrizioni. Ma ciò non è avvenuto, dando così origine a false aspettative.
- Nell'intervista rilasciata al giornale La Guida dopo che è scoppiato il “caso” delle iscrizioni ( che peraltro è stato argomento di molteplici articoli su varie testate ), Lei ha dichiarato di non sapere cosa i docenti abbiano detto nella presentazione di questa Media a proposito del numero degli iscritti possibili. Delle due, l'una: o Lei partecipa alle presentazioni delle scuole sotto la sua Dirigenza e si rende conto in prima persona di ciò che vi accade, o, se demanda l'incarico ad altri, si deve informare e comunque non può scaricare su di loro una responsabilità che in ultimo resta Sua. Sappiamo che ha preferito astenersi anche dalle presentazioni di altre scuole di Sua pertinenza - del resto non ne ha l'obbligo -, però ha brillato per la Sua assenza pure durante gli incontri, già citati, con il Sindaco e gli assessori riguardo la caotica situazione venutasi a creare intorno a una scuola che Lei dirige come Reggente.
- Un mese dopo il termine delle iscrizioni, esattamente l'8 marzo, è arrivata una mail, con la Sua firma, in cui si veniva informati del fatto che “a causa della sopravvenuta riduzione del numero di aule a disposizione” la Media di via Bersezio non poteva accogliere tutte le richieste. Tale mail è stata letta nel corso di uno degli incontri con l'amministrazione comunale, la quale ha invece sostenuto che il numero degli iscritti da accettare è indipendente dalla presenza o meno delle aule richieste dalle Magistrali sulla base dei riscontri da parte dei tecnici e dei Vigili del Fuoco. Lei avrebbe perciò commesso un errore nella Sua comunicazione, comunicazione che è stata uno dei motivi di scontro tra genitori e docenti da una parte e l'amministazione comunale dall'altra e ha contibuito a creare confusione.
Nella medesima mail si diceva di indicare i requisiti in possesso tra quelli riportati nella stessa al fine di stilare la graduatoria degli ammessi. Le sottoponiamo la circolare ministeriale all'articolo 2.1 : “in previsione di richieste di iscrizione in eccedenza, la scuola procede preliminarmente alla definizione dei criteri di precedenza nell'ammissione, mediante delibera del consiglio di istituto da rendere pubblica prima dell'acquisizione delle iscrizioni ( ... ) con pubblicazione sul sito web dell'istituzione scolastica ( ... )”. Nel sito della Media di via Bersezio non vi è traccia dei criteri e quindi Lei, responsabile di tale sito in quanto Dirigente, contravviene a questa circolare. E neanche nel Ptof della scuola si fa cenno ai requisiti, anzi vi si afferma che "questa sede spesso viene scelta anche da famiglie residenti in altri comuni". I non residenti, però, sono stati i primi ad essere esclusi dalla graduatoria.
Durante il Consiglio di istituto del 14 marzo 2018, a cui una di noi presenziato, si è discusso della cessione delle tre aule alle Magistrali e Lei ha dichiarato di aver preso atto di una perentoria lettera del Sindaco relativa alla necessità di questa cessione. Sarà al corrente che su tale questione sono state presentate ben quattro interpellanze da parte di vari consiglieri, sollecitati da alcuni genitori, nel consiglio comunale del 19 marzo. Lei pare essersi limitata a una succube accettazione, non risultando nell'ambito del Consiglio di istituto che abbia chiesto chiarimenti in proposito al Sindaco e alla Dirigente delle Magistrali o abbia tentato una qualche forma di opposizione. Eppure, come sottolineato dai docenti, tale perdita comporta una serie di disagi per gli alunni ed è a detrimento del servizio offerto da questa scuola. Ad esempio non ci sarà più l'aula per la LIM e nemmeno un'aula in grado di contenere 27 alunni e così la scuola non potrà soddisfare completamente le preferenze espresse dagli iscritti alla classe I ( tant'è vero che la segreteria sta telefonando alle famiglie per chiedere loro la disponibilità o meno a rinunciarvi ). E perché, a fronte di una sola sezione in più delle Magistrali, devono essere essere cedute tre aule? La loro acquisizione da parte della Media è stata graduale e faticosa e ora verrebbe vanificata con un colpo di spugna, senza che Lei abbia fatto alcunché, così sembra, per difenderne la continuitàd’uso ( mentre il Consiglio di istituto e il successivo Collegio docenti hanno scritto una mozione contro la cessione ). Questo lo diciamo non più da mamme di bambini rifiutati ( la cosa al momento non ci riguarda personalmente ), ma da cittadine.
- Per correttezza La informiamo che quanto scritto qui verrà comunicato al Direttore dell'ufficio scolastico provinciale e al Sovrintendente scolastico regionale e sarà oggetto di una lettera aperta che invieremo a vari media perché abbia il più possibile diffusione e risonanza.
In fede
Isabella Rozio
Gisella Parola
Michela Mandrile
Anna Mazzei