“Per contrastare il più possibile la carenza di medici nelle zone montane, la Regione ha concluso il procedimento di assegnazione per le zone carenti di assistenza primaria 2022 lo scorso 20 settembre. Il 3 ottobre, è stato deciso di concedere a due ulteriori tipologie di candidati di concorrere per tutte le zone carenti non assegnate con il precedente procedimento. Qualora, anche dopo questo secondo intervento, alcune zone non dovessero essere assegnate, la Regione pubblicherà un nuovo provvedimento che consentirà agli iscritti al corso di formazione in medicina generale di diventare medici di base”. Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo oggi ad un’interrogazione sulla mancanza di medici nelle zone di montagna.
“In aggiunta a ciò - ha spiegato l’assessore Icardi -, per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale restano valide le misure adottate dal Piemonte lo scorso novembre. Per coprire il maggior numero possibile di pazienti si è disposto di autorizzare, per un periodo di sei mesi rinnovabile per tre volte, un tetto massimo di 1800 assistiti, contro i 1500 stabiliti a livello nazionale. Inoltre, nel caso in cui un medico che accetti l’incarico non apra effettivamente lo studio, la Regione procede alla riconvocazione dei medici che avevano inoltrato la richiesta per il medesimo ambito territoriale, dando la possibilità ad eventuali altri medici di concorrere”.
Un’altra interrogazione in Consiglio regionale ha riguardato la realizzazione delle Case della Comunità non legate ai finanziamenti del Pnrr: “Lo scorso febbraio - ha risposto Icardi - abbiamo chiesto al Ministero della Salute l’inserimento degli investimenti immobiliari per le nuove sedi di Oulx (Asl To3), Cavagnolo (Asl To4), Carignano (Asl To5) e Canale (Asl Cn2) nel Dpcm che approva il quadro degli interventi previsti dall’Inail. Per le Case di Comunità di Alba, Bra, Cortemilia e di Torino (in via Pellico e in via Farinelli) è previsto l’utilizzo dei finanziamenti del programma di investimenti in edilizia sanitaria (art. 20, L. 67/88)”.