“Volete che riaprano i negozi? Volete le feste al Crazy Boy? Volete il Bingo? Bene, riapriamo tutto, ma prima fate delle assicurazioni per lasciare qualcosa ai vostri figli”. E’ il duro sfogo del sindaco di Centallo Giuseppe Chiavassa, che ieri, giovedì 23 aprile, ha parlato ai suoi concittadini tramite un video pubblicato su Facebook: l’ennesimo appello al rispetto delle norme anti Coronavirus, con duri rimproveri nei confronti di chi, al contrario, secondo il primo cittadino continua a “sbattersene”.
“Non lasciamoci ingannare dal numero dei contagi che sembra stabile, - ha spiegato Chiavassa - è dovuto al fatto che ci sono i guariti, ma anche qui continuiamo ad avere nuovi casi, e ricordiamoci che anche Centallo ha già speso delle lacrime per le sue vittime”. Attualmente tra i residenti a Centallo i positivi al Coronavirus sono 16.
Poi una replica a chi vorrebbe già da oggi un allentamento delle restrizioni per le attività economiche: “Anche io sono preoccupato, so che sarà un disastro economico, ma è meglio un disastro in vita di un gruzzoletto da portarsi nella tomba. Lo so che queste giornate fanno venire voglia di uscire, ma è ancora il momento di restare a casa: evitiamo di usare gli orti come scusa per stare in giro a passeggiare, fidiamoci di quel che dice la comunità scientifica. Dovremmo portare negli occhi le immagini dei camion dell’Esercito che portavano via i morti da Bergamo, o quelle delle fosse comuni a New York. Smettiamo di credere che questo virus uccida solo chi ha già altre patologie, non è così. Avevo chiesto alla Polizia Municipale di essere clemente, probabilmente ho sbagliato”. Chiavassa ha inoltre difeso l’operato dell’amministrazione: “Stiamo cercando di non lasciare solo nessuno, entro fine aprile tutti i 45 mila euro per i buoni spesa saranno distribuiti”.
Il sindaco centallese, infine, ha invitato i suoi concittadini a rimanere uniti durante questa emergenza: “Alla fine di questa “guerra” si valuterà chi ha sbagliato cosa, ma ora evitiamo di creare polemiche, anche sui social, invitando la gente ad uscire. Rispettiamo le regole, anche per rispetto dei sanitari che lottano in prima linea”.