Riceviamo e pubblichiamo una lettera dello storico Sergio Costagli, architetto in pensione autore di diversi libri di spessore sulla storia del Cuneese durante la Resistenza.
Gentile direttore,
fiori bianchi nel locale di via XX Settembre 1 dove i fascisti dell'Ufficio Politico Investigativo (allegramente) torturavano e stupravano. 29 maggio 1945 carcere giudiziario di Cuneo Verbale di interrogatorio, detenuto Pietro Botticchio: “…è vero che per indurre taluni alla confessione […] ai testicoli o al membro degli arrestati si usasse la corrente elettrica […]. Alle donne, dopo averle violentate, veniva passata la fiammella di una candela sotto i capezzoli delle mammelle, […]. Altre, denudate venivano seviziate”.
Quei fiori, non sono stati portati dalle Istituzioni di una Città Medaglia d'oro per la Resistenza ma dagli studenti dell'ITC Bonelli di Cuneo il 6 giugno 2017. Avrà avuto 16 anni, graziosa, con un timido sorriso mi disse: "Questi fiori sono anche per gli agenti segreti fucilati". Un piccolo, grande gesto, una silenziosa umiliazione ai nostri insipienti amministratori. Successivamente, quei fiori bianchi, sono aumentati (tre anonimi), è un inizio?
Sergio Costagli