CUNEO - Meno alcol e più acqua nel vino, la reazione della Ciaburro all'ultima idea di Bruxelles

La deputata di FdI: "La proposta dell’UE in merito alla dealcolizzazione del vino è un gravissimo attacco alle eccellenze enogastronomiche dell’Italia"

Redazione 07/05/2021 14:09

Si apre un nuovo pericoloso fronte per il vino, l'offensiva dell'acqua. A lanciare l'allarme è stata la Coldiretti che ha sottolineato come in un documento circolato al Consiglio dei ministri agricoli Ue è emersa la possibilità non solo di produrre vino dealcolato (ovvero con un minore contenuto di alcol) ma soprattutto si è affacciata anche l'ipotesi di aggiungere acqua al vino al fine di abbassarne la gradazione alcolica. 
 
A commentare la notizia è stata la parlamentare di Fratelli d'Italia Monica Ciaburro, con una nota diffusa in mattinata: "La proposta dell’UE in merito alla dealcolizzazione del vino è un gravissimo attacco alle eccellenze enogastronomiche dell’Italia - ha detto la sindaca di Argentera -. A scadenza quasi costante qualche proposta Europea mina le fondamenta dei sacrifici che generazioni di agricoltori, vignaioli o allevatori hanno investito nei loro campi e nelle loro stalle”.
 
Un vino eccezionale nasce solo da mani sapienti, su un territorio unico, la vite affonda le sue radici in quella terra che la natura ci ha donato, ogni varietà ha la sua peculiarità immodificabile che deriva esclusivamente dalla vigna e non certo dalla chimica - ha proseguito l’onorevole -. Immaginare che un qualsiasi burocrate europeo voglia immaginare un Barolo fatto con le “bustine” e con lo zucchero è follia”.
 
“La vocazione vitivinicola è specifica di territori che hanno una determinata storia geologica, un microclima, una biodiversità, storia e tradizione - ha continuato -. I grandissimi vini piemontesi nascono su quelle che erano le marne marine, su quelli che erano le morene glaciali. Il vino è fatica, passione assoluta, impegno indefesso. Quei burocrati dovrebbero guardare le mani di un vignaiolo, ascoltarne la storia, capire il perché solo su certe colline nascono determinati nettari. Mai si potrà minimamente accettare alcuna modifica dei regolamenti comunitari sulla produzione vinicola”.
 
“Perché il vino non è una bibita, il vino è storia, arte e cultura, esso ci rappresenta in ogni parte del mondo ed ad esso racconta chi siamo e da dove arriviamo, parla dei profumi della nostra Patria, racconta delle pietre delle colline e della grandine di luglio - ha asserito Ciaburro -. A Bruxelles dovranno capire che il vino non è business perché il vino è la rappresentazione chiara e netta del suo produttore della sua fatica e del suo sudore. Fratelli d’Italia non acconsentirà mai che possano venir approvate norme che stravolgano quello che solo la terra sa donarci con così tanta magnificenza”.

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