Nella mattinata di ieri, venerdì 13 aprile, la Questura di Cuneo ha illustrato in una conferenza stampa i dettagli di un'operazione che ha condotto all'emissione di sei misure cautelari per sfruttamento della prostituzione. A margine dell'evento il Questore di Cuneo, Giuseppe Pagano, si è intrattenuto con i giornalisti pronunciandosi sul fenomeno del meretricio. “Fino a quando non ci saranno dei comportamenti improntati a un maggior 'virtuosismo morale' saremo costretti a registrare episodi come questi – ha affermato il Questore – Con altri organismi investigativi siamo impegnati costantemente sul territorio. Spesso parliamo di soggetti di un grado culturale molto basso, su cui coloro che si dedicano a sfruttare attività di questo tipo hanno gioco facile: fino a quando avremo persone che richiedono questo tipo di attività il fenomeno non cesserà”. Detto in altre parole, finché ci sarà la domanda ci sarà l'offerta. Il capo della Questura ha però tenuto a specificare che in provincia di Cuneo il fenomeno “Non è più diffuso che da altre parti, ma a volte si ha la sensazione di essere in affanno. Una volta raggiunto un risultato investigativo è necessario intervenire su altri casi”. Ciò non toglie che l'impegno è alto: “L'attenzione al contrasto dello sfruttamento della prostituzione è massima e non mancherà mai” ha concluso Pagano.