Il Popolo della Famiglia (PdF) della provincia di Cuneo condivide la netta presa di posizione di Mario Adinolfi, presidente nazionale del partito, che ha contestato la decisione annunciata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di non consentire le cerimonie religiose nelle chiese: ''Conte annuncia la riapertura di tutto, assegna una data ad ogni attività, persino per i centri massaggi. La libertà religiosa invece viene ancora del tutto calpestata. Funerali, all'aperto, con massimo quindici persone. Niente MESSE, chiusura sine die, non viene indicata neanche un'ipotesi di data per la riapertura. Credo sia una plateale offesa al limite dell'oltraggio per milioni di credenti ed il Popolo della Famiglia è pronto a una mobilitazione nazionale. Riaprire tutto e lasciare il divieto solo di andare a scuole ed andare a messa appare a milioni di famiglie italiane come una scelta governativa incomprensibile, dettata da logiche che vedono solo l’economia come vitale per le persone. Non è così. Non riuscirà l’operazione di chi vuole rappresentare il rapporto comunitario religioso come inessenziale e marginalizzabile nel chiuso delle proprie case, quando tutto riapre. Sono operazioni tentate dagli Stati totalitari e sono caduti prima quegli Stati rispetto all’apparente debolezza della comunità dei credenti”.