La giunta Chiamparino, nella persona dell'assessore all'immigrazione Monica Cerutti, ha presentato oggi, venerdì 10 febbraio, il Piano Regionale sull'Immigrazione attraverso il quale la Regione Piemonte vuole compiere un vero e proprio salto di qualità sull'accoglienza, trasformando il sistema da emergenziale a strutturale. L’obiettivo comune, ha spiegato Cerutti, è “unire alle buone politiche un'azione mirata a disinnescare le paure e dare avvio a un cambiamento culturale”
"I Comuni - ha detto Cerutti - vanno coinvolti maggiormente nell'accoglienza dei migranti. Non va bene che su 14.000 stranieri presenti nelle strutture del Piemonte solo poco più di 1.200 rientrino nel sistema Sprar”, quello appunto che vede in prima fila le amministrazioni comunali. I dati nazionali degli arrivi sono in aumento, e il Piemonte se ne accolla l'8%, un punto in più della percentuale assegnatagli, per farsi carico di una quota di quanto sarebbe toccato alle Regioni terremotate. Intendiamo pensare a ciò che viene subito dopo la prima accoglienza, e se facciamo buone politiche, vogliamo accompagnarle con un'azione mirata al cambiamento culturale".
Si tratta di progetti quali la formazione per gli operatori di servizi pubblici che si relazionino con utenza straniera, la formazione linguistica dei migranti, la lotta alle discriminazioni, la cooperazione internazionale per aiutare lo sviluppo delle economie locali in Senegal e Costa d'Avorio.