Unire il mondo delle professioni tecnico-scientifiche piemontesi, facendo in modo che diventi un interlocutore unico e coordinato nei rapporti con le amministrazioni pubbliche. È uno degli obiettivi della Rete delle professioni tecniche del Piemonte, presentata oggi a Torino nel corso di una conferenza stampa nella sede regionale di piazza Castello.
Erano presenti, fra gli altri, l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, il coordinatore della Rete delle professioni tecniche (Rpt) del Piemonte Antonio Zanardi e il vice-coordinatore Laura Porporato.
L’associazione raggruppa tutte le professioni dell’area tecnica e scientifica del Piemonte e ne fanno parte, in forma individuale o associata, gli ordini e i collegi delle seguenti professioni: agrotecnici, architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, chimici, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, ingegneri, periti agrari e periti industriali.
L’Rpt replica a livello regionale un’analoga iniziativa che si svolge a livello nazionale, e conta oltre 37.500 iscritti. “Con questa iniziativa – ha detto l’assessore Valmaggia - la collaborazione con il mondo delle professioni si arricchisce di un tassello importante, che ci consentirà di confrontarci in maniera costante e continua in tavoli specifici con i professionisti, che hanno il polso della situazione a livello locale e il contatto diretto con i cittadini”. Avere un interlocutore unico è di fondamentale importanza, secondo l’assessore Valmaggia, quando si affrontano temi come il Piano paesaggistico regionale recentemente approvato, ma anche per confrontarsi in via preventiva su tematiche che interessano tutti i cittadini piemontesi.
“Una proficua, continua e coordinata collaborazione tra istituzioni regionali e mondo professionale – ha concluso il coordinatore della Rete delle professioni tecniche del Piemonte, Antonio Zanardi – non può che portare positive ricadute per gli abitanti della nostra regione”.