CUNEO - “Nè Gavio né il Governo vogliono completare l’Asti-Cuneo? Facciamocela da soli”

L’imprenditore Domenico Monge lancia ‘Piattaforma33’ per muovere le acque sull’autostrada. 'Siamo un'isola senza mare'

20/12/2018 18:19

Gavio ritiene di dover essere compensato per concludere l’autostrada Asti-Cuneo e non ha intenzione di finirla? Il Governo non ha inserito finanziamenti in merito nella legge di Bilancio? Bisogna fare da soli”. Questa la proposta dell’imprenditore Domenico Monge, che ha convocato una conferenza stampa stasera, giovedì 20 dicembre, nei locali dell’Astra Cafè, nella zona industriale di Madonna dell’Olmo. L’uomo d’affari ha lanciato una petizione, ribattezzata ‘Piattaforma33’ per rilanciare il completametno dell'infrastruttura: “Abbiamo lanciato questa idea per trovare i soldi con la finanza pubblica, per coinvolgere gli enti locali, l’Anas e le fondazioni bancarie oltre a raccogliere soldi in crowfunding. Ovviamente a quel punto vorremmo essere soci dell’opera”.

Per completare i 9 chilometri e mezzo che mancano all’A33 servono 350 milioni di euro, come spiega l’ingegnere Gianni Brero, intervenuto alla serata: “Due anni fa mi chiamarono Franco Biraghi, allora presidente di Confindustria Cuneo, e Domenico Monge dopo un incidente occorso a due tir. Dopo una serie di ragionamenti è emersa la possibilità di non scavare una galleria, ma di passare a fianco al percorso previsto, riducendo di molto i costi: siamo passati da un miliardo di euro a 350 milioni di euro”. Al momento la petizione, online su change.org è stata sottoscritta da oltre 400 persone, ma gli organizzatori contano di crescere in breve tempo.

A chiudere Diego Pasero, presidente di Astra Cuneo, che appoggia l’iniziativa: “In Italia ci sono due tipi di province? Quelli di serie A e serie B? Ci auguriamo di no, ma noi siamo un’isola senza mare: abbiamo bisogno di quest’autostrada”.

s.m.

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