"Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini"
Questo lo slogan dell'iniziativa nazionale, promossa dai tre principali sindacati in modo unitario, che ha visto oggi la partecipazione degli operatori sanitari davanti agli ospedali di diverse città italiane.
Anche gli operatori che lavorano all’interno degli ospedali della provincia di Cuneo hanno manifestato il proprio disagio, conseguenza dei ritardi con cui si sta procedendo alle assunzioni di nuovo personale e della recente disposizione, emanata dalla Regione Piemonte, di sospensione di ferie e recupero ore.
“Ancora una volta, fanno ricadere sul personale sanitario il peso e le conseguenze dei loro ritardi. Servono urgentemente assunzioni per poter assistere sia i pazienti Covid che di altre patologie e per far recuperare le energie a chi è sul campo da mesi” denuncia Fabrizio Silvestro, segretario della CISL FP.
“Il tempo è già scaduto. Gli strumenti, le norme e leggi sono ormai obsolete. Bisogna invertire la rotta e dare alle Aziende Sanitarie la possibilità di reclutare il personale con procedure più snelle e rapide” incalza il segretario della UIL FPL Giovanni La Motta.
L’iniziativa di oggi, venerdì 13 novembre, segue lo stato di agitazione già proclamato dalle categorie del pubblico impiego nelle scorse settimane. In questa fase di mobilitazione del lavoro pubblico per rivendicare il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni. "Le lavoratrici e i lavoratori pubblici danno massimo sostegno e priorità a tutto il personale sanitario - spiegano le categorie dei servizi pubblici di Cgil Cisl e Uil – è assolutamente necessario garantire loro di lavorare in sicurezza, assicurandogli costantemente dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza sanitaria. Altrettanto indispensabile e urgente è procedere alla stabilizzazione dei precari".
Conclude Alfio Arcidiacono della FP CGIL: "È importante che si rinnovino i contratti, a cominciare da quello della sanità pubblica, per valorizzare professionalità e responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori. Non bastano le gratificazioni temporanee nei confronti degli operatori che da mesi si battono in prima linea, affrontando la pandemia - serve il riconoscimento del diritto al rinnovo del contratto nazionale".
Contemporaneamente alla mobilitazione è stata lanciata la petizione online “Insieme per la nostra salute”, proposta dalle organizzazioni sindacali regionali del Piemonte, che si può sottoscrivere sulla piattaforma change.org., link http://chng.it/c44Qd48J.