CUNEO - Nei primi nove mesi del 2023 l'export del Piemonte è cresciuto del 9,2 per cento

Il commento del presidente regionale di Unioncamere Gian Paolo Coscia: "Trend positivo, ma si intravede un rallentamento"

12/12/2023 15:01

Nel periodo gennaio-settembre 2023 il valore delle esportazioni piemontesi di merci ha raggiunto quota 47,3 miliardi di euro, segnando un aumento del 9,2% rispetto all’analogo periodo del 2022. L’intensità della crescita appare in ridimensionamento rispetto al risultato messo a segno nella prima parte dell’anno: alle variazioni del +15,9% e +13,2% rispettivamente registrate nel I e nel II trimestre del 2023, è seguita, infatti, la contrazione tendenziale dell’1,1% del periodo luglio-settembre (va, tuttavia, considerato come il confronto tendenziale avvenga rispetto ad un periodo, il III trimestre 2022, caratterizzato da una dinamica fortemente espansiva dell’export locale).
 
Nel complesso dei primi nove mesi del 2023 il valore delle importazioni di merci è risultato pari a 37,8 miliardi di euro, per un incremento tendenziale dell’11,0%; il saldo della bilancia commerciale si conferma, dunque, positivo per 9,5 miliardi di euro, a fronte dei 9,3 miliardi del periodo gennaio-settembre 2022.
 
“In questi primi nove mesi dell’anno, il trend dell’export piemontese continua a essere positivo, ma lascia intravedere un rallentamento dell’attrattività di alcuni nostri prodotti, tra cui i metalli e i prodotti chimici. Dobbiamo sottolineare, invece, come la crescita per il Piemonte e per l’intero Nord-ovest derivi soprattutto dalle maggiori vendite di autoveicoli della nostra regione. Certo le esportazioni delle merci regionali sono in parte condizionate dal clima di incertezza geo-politico europeo ed extra-europeo, ma è nostro dovere continuare ad adottare politiche locali e nazionali che aiutino le imprese a internazionalizzarsi, attraverso progetti innovativi e ad alto contenuto tecnologico”, ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente di Unioncamere Piemonte.
 
Nel periodo gennaio-settembre 2023 la crescita su base annua dell’export nazionale in valore è stata del +1,0%, mostrando marcate differenziazioni territoriali: la dinamica delle esportazioni è risultata fortemente espansiva per le regioni meridionali (+15,9%), più contenuta per il Nord-Ovest (+3,5%), modesta per le regioni nord-orientali (+0,2%), mentre le regioni dell’Italia centrale (-1,6%) e ancor più le Isole (-20,2%) hanno registrato una flessione del valore delle esportazioni rispetto all’analogo periodo del 2022.
 
Nel periodo gennaio-settembre 2023 il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice, generando una quota del 10,1% delle vendite nazionali all’estero, preceduta da Lombardia (26,1%), Emilia-Romagna (13,7%) e Veneto (13,1%) e registrando una performance migliore tra quelle dei territori che apportano il contributo maggiore alle esportazioni italiane.
 
Nei primi nove mesi del 2023, la crescita delle vendite all’estero ha registrato dinamiche differenziate a livello settoriale.
 
I mezzi di trasporto si confermano il comparto leader delle esportazioni locali, sia in termini di contributo fornito al totale regionale (25,3%), sia in termini di dinamica: nei primi nove mesi del 2023 le vendite all’estero di queste merci sono, infatti, cresciute del 30,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, trend sostenuto in primo luogo dall’export di autoveicoli. Secondo settore per importanza è quello della meccanica, che tra gennaio e settembre 2023 ha generato il 17,7% delle vendite totali, per un aumento in valore su base annua dell’8,0%. Risultano complessivamente positive anche le performance registrate dalla filiera alimentare (+4,4%), articoli in gomma e materie plastiche (+6,9%) e dal tessile-abbigliamento (+9,4%); flettono, invece, le esportazioni di sostanze e prodotti chimici (-1,3%) e, soprattutto quelle di metalli di base e prodotti in metallo (-12,9%).
 
Nel dettaglio del III trimestre 2023, la lieve flessione scontata dall’export piemontese è scaturita in primo luogo dalle marcate contrazioni delle sostanze e prodotti chimici (-15,4%) e dei metalli e prodotti in metallo (-16,0%).
 
Sul fronte dei mercati di sbocco, la dinamica complessiva rappresenta la sintesi degli andamenti differenziati messi a segno nell’area dell’Ue-27 (+17,0%) e nei restanti mercati (-0,8%).
 
Nei primi nove mesi del 2023 il bacino dell’Ue 27 ha attratto il 60,4% dell’export regionale, mentre il 39,6% si è diretto verso mercati extra-Ue 27.
 
Nel dettaglio, l’espansione delle vendite dirette ai mercati comunitari è stata sostenuta dai risultati positivi registrati in tutti i principali partner commerciali della regione. Francia e Germania si confermano i primi 2 mercati di sbocco delle merci piemontesi, assorbendo rispettivamente il 15,6% e il 14,8% dell’export regionale e segnando crescite tendenziali su base annua del 19,5% e 18,0%. Estremamente positive anche le performance segnate dalle vendite piemontesi dirette in Spagna (+21,2%), Polonia (+23,4%) e Belgio (+18,4%).
 
Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue 27 registrano nel complesso una contrazione, seppur di lieve entità (-0,8%) rispetto al periodo gennaio-settembre 2022.
 
Nei primi nove mesi del 2023, gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di riferimento al di fuori dei confini comunitari, generando l’8,5% del valore delle vendite di prodotti piemontesi all’estero e manifestando una dinamica tendenziale espansiva (+9,3%).
 
Di modesta entità è, inoltre, la crescita registrata dall’export destinato al Regno Unito (+0,6%), che rappresenta il 4,3% del totale regionale, mentre si rilevano pesanti flessioni delle vendite dirette a Svizzera (-18,7%) e Cina (-19,2%).
 
Scendendo nel dettaglio territoriale, Torino si conferma prima per contributo fornito all’export regionale, generando il 46,3% del totale e registrando - nel complesso del periodo gennaio-settembre 2023 - il risultato migliore (+16,7%) tra quelli delle province piemontesi. Vercelli segna una crescita tendenziale (+8,2%) di poco inferiore a quella media regionale, seguita da Alessandria (+7,8%), Biella (+4,8%), Cuneo (+4,4%) e Asti (+2,6%). Flettono, invece, le vendite all’estero di prodotti della provincia di Novara (-2,4%) e, soprattutto, del Verbano C.O. (-11,8%).
 

c.s.

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