“I dati ci dicono che in provincia di Cuneo i reati sono in calo”. Parola del Questore Giuseppe Pagano che, durante la cerimonia della ricorrenza del 166esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, ha commentato l'attività svolta dal corpo statale nel 2017. Raffrontando i numeri con l'anno precedente il decremento dei reati nella Granda si è attestato intorno all'11 per cento (da 16.590 a 14.784, vale a dire meno 1.806 episodi).
Se i dati per quanto riguarda i reati più gravi sono piuttosto altalenanti (da 4 a 1 gli omicidi volontari, da 6 a 3 i tentati omicidi e da 18 a 16 gli omicidi colposi) e poco attendibili per tracciare un trend dell'andamento della criminalità nella zona, più significativi sono i dati riguardanti i reati più comuni, i quali evidenziano tutti un segno percentuale negativo. Le lesioni colpose sono passate da 457 a 433 casi, le minacce da 653 a 522, la prostituzione e la pornografia minorile da 13 a 11.
In controtendenza il dato delle violenze sessuali, passate da 17 a 21. “A livello nazionale è un problema che sta contraddistinguendo sempre più la nostra società – ha affermato Pagano – il fatto che ci siano più reati significa che ci sono più denunce. Le donne stanno incominciando ad uscire da quel guscio di paura nel quale si trovavano in passato”.
A proposito di donne forti, il Questore ha citato Adele Maria Gesso, agente di Polizia in in sedia a rotelle da più di 20 anni, dopo un gravissimo incidente sulla Torino-Savona quando era di pattuglia con un collega. Oggi continua il suo impegno come docente su sicurezza e formazione specialistica degli operatori della stradale, in servizio a Mondovì.
Ritornando ai dati è stato evidenziato che sono scesi anche i furti e le rapine. Un decremento del 18 per cento per quanto riguarda i primi (da 8397 a 6914), un decremento del 27 per cento per le seconde (da 118 a 86). L'ufficio di Gabinetto ha sottolineato che sono diminuite le rapine in abitazione (da 31 a 19), le quali spesso creano un forte allarme sociale.
In netto calo anche le estorsioni (da 56 a 37, meno 34 per cento), le ricettazioni (da 124 a 93, meno 25%), i delitti legati allo spaccio di stupefacenti (da 256 a 242, meno 6 %), le truffe e le frodi informatiche ( da 1144 a 1055, meno 8 %), mentre aumentano i danneggiamenti (da 1913 a 1959, più 2,5 %) e gli altri delitti informatici che passano da 138 a 179 (più 29,5 %).
“Un anno di successi. In questo ci hanno aiutato le Istituzioni, la collaborazione con la Prefettura, con le altre forze di Polizia con le quali c'è una sinergia totale. I sindaci e la collettività che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno” ha chiuso Pagano.
I festeggiamenti della festa della Polizia si sono svolti stamane, martedì 10 aprile, tra la Questura e Sala San Giovanni. Prima delle parole del Questore sono stati letti il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dell'Interno, Marco Minniti, e del Capo della Polizia, Franco Gabrielli. Presenti molte autorità locali. Sono anche stati consegnati i riconoscimenti agli agenti che si sono distinti per operazioni e interventi svolti in passato.
Precedentemente si erano svolti in Questura gli onori ai caduti con deposizione di una corona di alloro alla lapide dei caduti della Polizia di Stato nell’atrio interno della Questura, alla presenza di Prefetto, dell’A.n.p.s, dei responsabili degli uffici e di rappresentanza del personale.