CUNEO - "Nel 2020 segni di sofferenza anche per il mondo delle cooperative"

Pubblicati i risultati dell’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Cuneo in collaborazione con Confcooperative, Legacoop, AGCI Piemonte e UECoop

30/04/2021 16:34

È proseguito, per il quarto anno consecutivo, il monitoraggio sul clima di fiducia delle società cooperative della provincia di Cuneo, realizzato dall’Ente camerale
in collaborazione con Confcooperative Cuneo, Legacoop Cuneo, ACGI Piemonte e UECoop Cuneo. Con i dati, raccolti a fine 2020 in forma anonima, è stato creato un database pluriennale e realizzato un report sulle prospettive del mondo della cooperazione, anche alla luce delle ricadute conseguenti all’emergenza sanitaria Covid-19. I risultati dell’indagine sono stati presentati oggi, presso la Camera di commercio, nel corso di un incontro moderato dal giornalista Fabrizio Brignone, che ha visto come protagoniste quattro cooperative, attive nei settori agricolo, sociale, produzione lavoro e cultura, che hanno portato la loro testimonianza
presentando al pubblico la loro esperienza di resilienza nell’anno della pandemia.
 
Ha aperto i lavori, evidenziando l’importanza dell’indagine ai fini della comprensione del sentiment delle cooperative sulle prospettive future, il Presidente Mauro Gola: “Il settore della cooperazione può costituire un incubatore di nuove esperienze in grado di massimizzare il legame con il territorio e la valorizzazione delle persone, grazie alla sua capacità di coniugare la conversione ambientale con l’innovazione e la digitalizzazione, che oggi più che mai rappresentano leve di sviluppo. Le esperienze che oggi ci vengono presentate confermano la capacità di vivere e lavorare insieme dei nostri imprenditori anche in situazioni imprevedibili e di estrema incertezza, a dimostrazione del fatto che non ci si salva da soli. Sta ora a noi far sentire il sostegno di enti e istituzioni nella campagna vaccinale e nella gestione delle risorse del Recovery Fund”.
 
 
Dopo una presentazione di dettaglio dei risultati dell’indagine da parte della Camera di commercio, la parola è passata alle imprese che attraverso le loro testimonianze dirette hanno offerto un importante contributo. Sono intervenute: Cantina Clavesana Sca - Clavesana - Cooperativa Settore Agricoltura (Confcooperative); Compagnia il Melarancio Coop. Sociale Onlus - Cuneo - Cooperativa Settore Cultura (Legacoop); Cooperativa Vitale Robaldo - Alba - Cooperativa Settore Produzione/Lavoro (AGCIPiemonte); Cooperativa Sociale Armonia Work - Centallo - Cooperativa Settore Sociale (UeCoop).
 
La mattinata si è chiusa con gli interventi dei rappresentanti di categoria di riferimento che hanno portato il loro prezioso contributo alla presentazione.
Mirella Margarino, Presidente AGCI Piemonte ha ringraziato per il coinvolgimento nella lodevole iniziativa ed ha citato la cooperazione cuneese come un vero e proprio esempio virtuoso a livello regionale. Renzo Brussolo, responsabile ufficio territoriale di Cuneo LegaCoop Piemonte ha rappresentato alcune criticità chiudendo il suo intervento con il ricordo del Professor Guido Matinata, storica figura della cooperazione cuneese che fu, tra l’altro, uno dei fautori dell’indagine presentata oggi.
 
Vittorio Marabotto, coordinatore regionale Piemonte di Ue Coop ha evidenziato che “I dati del report sul clima di fiducia del sistema cooperativo confermano quanto in UE.Coop riscontriamo quotidianamente con le nostre associate in provincia di Cuneo. Pur a fronte delle conseguenze della pandemia da Covid-19, particolarmente impattanti su alcuni settori produttivi, si evidenziano capacità di tenuta economica e di supporto alla coesione sociale, caratteristiche del sistema cooperativo. Sono ora necessarie scelte coerenti nella fornitura di risorse a sostegno della ripartenza di chi è rimasto indietro e per supportare la crescita di chi ha dimostrato grande resilienza anche in un anno terribile come il 2020”.
 
Ha chiuso gli interventi dei rappresentanti di categoria Alessandro Durando, vice presidente dell’ente camerale, componente della giunta in rappresentanza del settore cooperativo, e Presidente di Confcooperative Cuneo che ha sintetizzato i principali risultati dell’indagine dichiarando che “Il sondaggio evidenzia come il 2020 anche per il mondo cooperativo si è presentato impegnativo con evidenti segni di sofferenza. L’emergenza sanitaria ha invertito una tendenza di crescita nel fatturato e nella occupazione che si registrava da un decennio. Tuttavia a fronte delle criticità non mancano le cooperative che stanno investendo in un positivo rilancio. L’emergenza è stata un duro motivo di apprendimento velocizzando per non poche esperienze le esigenze riorganizzative interne, l’offerta commerciale esterna, la formazione dei propri soci. Su questi elementi punteremo come associazione di categoria per determinare una più ampia uscita dalla crisi”.
 
L’indagine sul clima di fiducia ha visto il coinvolgimento di 224 cooperative che costituiscono il 42,5% delle strutture attualmente attive, un campione rappresentativo della diversificazione settoriale che caratterizza la cooperazione. Il 2020 è stato un anno durissimo, che ha visto soltanto il 15% delle cooperative dichiarare di avere aumentato il fatturato, mentre oltre la metà ha registrato una netta contrazione. Anche le previsioni sul 2021 risultano generalmente negative. Sul fronte delle prospettive occupazionali sono stazionarie per i 2/3 delle imprese e soltanto l’11,17% prevede un aumento degli occupati nella propria cooperativa. Netta la divisione tra chi ha subito un impatto negativo minimo dovuto alla pandemia (43,3%) e chi ha avuto, invece, conseguenze gravi e significative (40,62%); contenuta la percentuale di chi ha sospeso definitivamente la propria attività (6,7%), mentre ha fatto ricorso allo smart working poco meno di un’impresa su quattro (23,66%) e questa modalità di lavoro è sembrata rispondere poco alle esigenze del mondo cooperativo. Dal punto di vista gestionale sono state le vendite ed il marketing a soffrire maggiormente a causa della crisi sanitaria, seguite da finanza e liquidità. Interessante la valutazione sull’efficacia delle misure adottate dai decreti governativi: il 61,61% ha elaborato, o ha in programma di farlo, un piano strategico per affrontare il dopo emergenza, mentre la propensione ad investire in attività innovative rileva una divisione netta tra cooperative che intendono farlo e cooperative che hanno individuato altre priorità. In conclusione, possiamo affermare che negli anni scorsi l’indagine era testimone di un moderato ottimismo e, soprattutto, fotografava un quadro abbastanza omogeneo all’interno del mondo cooperativo. Oggi, invece, l’indagine 2020 evidenzia una situazione in chiaro-scuro, con una dicotomia tra una parte di cooperative che è riuscita a fronteggiare la crisi e programma la ripresa, ed un’altra parte, altrettanto significativa numericamente, che ha risentito in misura importante delle conseguenze negative della pandemia e che, senza aiuti concreti e urgenti, potrebbe non riuscire a restare sul mercato. Nei prossimi giorni sarà reso disponibile il report completo dei risultati dell’indagine sul sito istituzionale della Camera di commercio di Cuneo, al link https://www.cn.camcom.it/atticonvegni.

c.s.

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