In Piemonte la qualità dell’aria nel 2023 è migliorata rispetto agli anni precedenti. I progressi registrati sono merito anche del quadro meteorologico dello scorso anno, che è stato caratterizzato da frequenti episodi di foehn e da una ventilazione superiore alla media. A dirlo è il rapporto “La qualità dell’aria in Piemonte” pubblicato tutti gli anni da Arpa Piemonte, secondo cui “per confermare i progressi registrati nel corso del 2023 risulta necessario proseguire l’impegno nel porre in atto misure per la riduzione delle emissioni al fine di pervenire al rispetto di tutti i valori limite”.
In particolare, in provincia di Cuneo la situazione è monitorata grazie a sette stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria. Due di queste si trovano in ambito rurale e cinque nei centri abitati di Cuneo, Alba, Bra, Cavallermaggiore e Mondovì. I dati del rapporto dell'Arpa sono incoraggianti: in provincia di Cuneo la maggior parte degli inquinanti è rimasta sotto il limite normativo. Ad esempio, la concentrazione della polvere sottile PM2,5 nel 2023 “è stata rispettata su tutto il territorio provinciale”. Come per l’inquinante PM10, le concentrazioni maggiori nella Granda sono state rilevate a Cavallermaggiore, anche se i dati sottolineano che, nonostante siano necessari ulteriori progressi, in quel sito c’è stata una notevole riduzione rispetto agli anni precedenti.
Per quanto riguarda il biossido di azoto, Arpa ha evidenziato una tendenza alla riduzione nel tempo delle concentrazioni nell'aria. Gli ossidi di azoto sono emessi principalmente dai veicoli, di conseguenza le concentrazioni più elevate si collocano nelle stazioni di monitoraggio che si trovano in città. Nel Cuneese, i valori più elevati si registrano a Mondovì-Aragno, dove la stazione si trova vicino alla strada statale 28.
Il livello di ozono, invece, ha superato la soglia prevista. Come si legge nel report, “il numero medio dei giorni di superamento dell’ultimo triennio è nuovamente risultato superiore alla soglia prevista in tutte le stazioni della provincia”. Bisogna sottolineare che c’è stato un miglioramento nel tempo, anche se negli ultimi anni la situazione si è stabilizzata.
Il progresso non si è registrato solo in provincia di Cuneo. Ieri Arpa ha pubblicato il rapporto “Uno sguardo all’aria 2023”, che si concentra in particolare sulla situazione della città metropolitana di Torino in cui emerge il miglioramento della qualità dell’aria anche in quella zona del Piemonte. Però, come ha ricordato l’Arpa nel report, “occorre ancora e con determinazione ridurre le emissioni di inquinanti dalle principali sorgenti, in particolare traffico veicolare, combustione della biomassa e attività zootecniche per garantire a tutti i cittadini un ambiente salubre e una qualità dell’aria soddisfacente”.