Il prezzo delle case scende e gli affitti continuano a salire. Il mercato immobiliare Cuneese non fa eccezione. Negli ultimi anni in provincia di Cuneo il prezzo delle case in vendita è sceso vertiginosamente, passando dai 1.557 euro al metro quadro di gennaio 2015 agli attuali 1.205. Al contrario, per quanto riguarda gli affitti, se a novembre 2014 una casa costava 5,80 €/m², oggi costa 6,94. I dati sono estrapolati dalle medie degli annunci comparsi sul portale Immobiliare.it.
Il prezzo degli affitti è cresciuto anche sul breve periodo. Confrontando i dati riferiti all’anno precedente, a febbraio 2023 c’è stato un aumento del 3,98% rispetto a febbraio 2022. Negli ultimi due anni, il prezzo medio della provincia ha raggiunto il suo massimo nel mese di gennaio 2023, mentre il dato più basso si è registrato a giugno 2021.
Questi dati rappresentano una media, in realtà la situazione sul territorio è molto diversificata. Ci sono città con prezzi immobiliari più che doppi rispetto ad altre. Come è logico che sia, più ci si allontana dai centri nevralgici della provincia e più il prezzo di norma scende, anche se esistono delle eccezioni.
In testa alla classifica della città più cara non c’è Cuneo. A febbraio 2023 il prezzo per gli immobili in vendita è stato più alto nel comune di Limone Piemonte, con 2.898 euro al metro quadro. In generale, sono poche in provincia le città che superano i 2mila euro. Tra queste, oltre a Limone, ci sono Barolo (2.009), Treiso (2.074) nell’Albese, Alba (2.157) e Briga Alta (2.474) al confine tra Piemonte e Liguria. Il capoluogo della Granda si ferma a 1.877 euro al metro quadro. Il prezzo più basso, invece, si registra ad Aisone, con una media di 163 euro al metro quadro.
Analizzando la mappa (immagine 1, scorrendo nelle fotografie allegate all'articolo) è possibile notare come i comuni con i prezzi di vendita delle case più elevati - segnati in rosso - non siano distribuiti in modo uniforme. Sono presenti due “comuni satellite” a ovest, si tratta di Pontechianale e Canosio. A nord e a nord est si evidenzia una sostanziale uniformità di costi superiori alla media che coincide con i territori di Alba, Bra, Savigliano, Saluzzo e Fossano. Si notano poi ancora Cuneo e, più a sud, Frabosa, Briga Alta, Limone Piemonte e Vernante.
I luoghi in cui si vende un immobile a prezzo elevato però non sono sempre gli stessi in cui gli affitti sono più alti e la differenza di prezzo tra due luoghi è spesso abissale. L’affitto record a febbraio 2023 è stato nel comune di Barbaresco, con 25,27 euro al metro quadro. Quello più basso, invece, a San Michele Mondovì, con media di 3,42 euro al metro quadro.
Come si nota dalla mappa (immagine 2), a ovest c’è una sostanziale zona omogenea verde, con affitti che solitamente non superano i 3,70 €/m². A sud i canoni affittuari più salati sono nei comuni di Limone Piemonte, Frabosa e Roburent. A nord est emerge una zona di comuni limitrofi - tra Alba, Cossano Belbo e Levice - che segnalano affitti superiori agli 8,20 euro al metro quadro.
Gli affitti in Piemonte
In Piemonte la provincia con gli immobili in vendita e in affitto più cari è stata, nel mese di febbraio 2023, Verbania (€ 1.759 al metro quadro per le vendite e € 9,51 al metro quadro per gli affitti). L’ultima classificata è invece quella di Biella. Il Cuneese si trova a circa metà della classifica, dopo Verbania, Torino e Novara. Al fondo dell’elenco, prima di Biella, Alessandria (788€ al metro quadro per le vendite), Vercelli (789) e Asti (849).
È noto che acquistare casa nelle grandi città costi solitamente di più, ma sarebbe lecito pensare che la città più cara della regione coincida con Torino. Invece non è così. Comprare casa a Torino città - considerando che esistono però variazioni di prezzo sostanziali tra un quartiere e l’altro - è in media più economico che acquistarla a Verbania.
In generale, la tendenza regionale segue quella nazionale e della provincia di Cuneo: gli affitti dal 2014 hanno continuato a salire e il prezzo di vendita a scendere vertiginosamente.
La situazione nazionale
Il Piemonte è una delle regioni italiane in cui comprare casa o affittarla costa meno. Si aggiudica il record di prezzo di vendita il Trentino-Alto Adige, con 3.151 euro al metro quadro. Guida invece la classifica degli affitti la Lombardia, con 15,43 euro al mese per metro quadro. Il Piemonte si trova verso il fondo: 1.330 €/m² per quanto riguarda la vendita e 8,17 €/m² per l’affitto. Il valore più basso di tutta la penisola si registra in Calabria, dove vengono richiesti per la vendita solo 922 euro per metro quadro. Se si vuole spendere poco di affitto conviene vivere in Umbria, dove è possibile trovare casa pagando solo 7,00 euro al metro quadro al mese, meno della metà rispetto alla Lombardia.
D’altronde il problema degli affitti lombardi, e milanesi in particolare, è noto a tutti. Trovare casa a Milano è un’impresa titanica, trovarla a prezzi ragionevoli è decisamente impossibile. Rispetto al 2015 il prezzo delle case nel capoluogo lombardo è aumentato del 40%. E un discorso analogo può essere fatto per gli affitti.
Ma cosa stabilisce l’innalzamento del mercato immobiliare delle città? L’attrattività dei luoghi è determinata da diversi fattori. Turismo, lavoro, servizi, economia, vita sociale del luogo sono tutti elementi che contribuiscono a innalzarne il prezzo. Per quanto riguarda Milano sicuramente incidono anche i settori della ricerca e dell’università. Negli anni la domanda è cresciuta esponenzialmente e non è stata soddisfatta dalla disponibilità di immobili. I prezzi, quindi, sono schizzati alle stelle. Il risultato? Le disuguaglianze si sono ulteriormente accentuate, andando a peggiorare una situazione non florida già in partenza.