“In provincia di Cuneo i dati che registrano i reati sul territorio sono inferiori rispetto alla media nazionale ma ciò nonostante non è consentito abbassare la guardia”. Con queste parole il presidente provinciale di Confcommercio, Luca Chiapella ha aperto i lavori della Giornata della Legalità, un appuntamento organizzato a livello nazionale da Confcommercio che ha, come obiettivo, quello di monitorare la situazione sul territorio e sensibilizzare le autorità su eventuali criticità del settore. “In questi anni durante i quali è stata organizzata la Giornata della Legalità, gli indicatori della Granda sono rimasti pressoché stabili ma tre sono le criticità che si fanno sentire anche tra i nostri oltre novemila associati, ossia l’abusivismo, la contraffazione ed i furti. Reati che alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata”. Secondo i dati dell’Ufficio Studi Confcommercio per il 2019 il tutto è quantificabile in un costo per le imprese del commercio e dei pubblici esercizi di oltre 30 miliardi di euro di fatturato l’anno.
“Come associazione di categoria - ha sottolineato il presidente Chiapella - ci proponiamo di essere un punto di riferimento per i nostri soci che, per il nostro tramite, possono segnalare eventuali criticità alle autorità, alle quali chiediamo supporto per poter affrontare al meglio le problematiche evidenziate. La collaborazione con le Forze dell’Ordine per Confcommercio è fondamentale e in questi ultimi anni sono stati molti i progetti di “sicurezza” realizzati attraverso l’incontro tra queste e le nostre imprese in eventi e seminari formativi, favorendo lo scambio di informazioni nelle due direzioni e aprendo canali di comunicazione”. Tra l’altro è in fase di rinnovo con il Ministero dell’Interno il protocollo “Sicurezza Partecipata” relativo ai sistemi di videoallarme antirapina che consente di mettere in collegamento le attività commerciali con le sale operative delle forze dell’ordine ed è in corso un progetto pilota confederale sulla sicurezza antirapina per le imprese a rischio.
La contraffazione e l’abusivismo incidono soprattutto nel settore delle vendite di abbigliamento: in Italia il 52 per cento dei consumatori ha comprato almeno un articolo contraffatto; altro settore altrettanto toccato dal fenomeno è quello agroalimentare. “In questo periodo prenatalizio - ha proseguito Chiapella facciamo osservare che certi articoli “falsi” come i giocattoli o il cibo, diventano anche potenzialmente pericolosi e mettono a rischio la nostra salute”. Parlando di abusivismo, sicuramente uno dei settori più toccati è quello alberghiero. “Nella consapevolezza di quanto il turismo possa essere una risorsa per il territorio, il richiamo alle regole non vuole né può essere il tentativo di limitare l’attività di impresa, anche di tipologie diverse da quelle tradizionali e che utilizzano le nuove tecnologie per aprirsi a nuovi canali di attività -. Ha spiegato il vice presidente vicario dell’Associazione Albergatori della Provincia di Cuneo - Giorgio Chiesa -. Al contrario si ritiene che l’esistenza di un set di regole applicabili a tutte le attività, costituisca condizione indispensabile per assicurare il funzionamento del mercato, nel rispetto di tutti gli operatori. In tal senso, l’Associazione Albergatori - ha proseguito Chiesa, ritiene che per molti aspetti dovrebbe essere superata una impostazione normativa ispirata dalla classificazione delle tipologie di attività (alberghi 1, 2, 3, 4, 5 stelle, agriturismo, bar, B&B, affittacamere, locazioni brevi, ecc.) per essere sostituita da un approccio diverso basato sulla tipologia dei servizi erogati (Accoglienza, Somministrazione, Intrattenimento, e così via). In tale ottica si lavora, per ispirare un tale cambiamento di prospettiva nelle competenti sedi in Regione e a livello nazionale.
"Resta vero - ha concluso Chiesa - che gli adempimenti richiesti per adeguarsi alle normative, numerosi e onerosi, comportano un incremento dei costi che chi agisce nell’illegalità non sostiene, causando un fenomeno di sleale concorrenza che suona come una beffa per chi intende lavorare in modo corretto”. “Crediamo - ha concluso il presidente Confcommercio Cuneo Luca Chiapella - che il tema della Legalità e della sicurezza sia fondamentale per rafforzare la fiducia delle imprese nel futuro: nel richiedere, da imprenditori, alle autorità presenti il massimo sforzo in questo senso, siamo ad offrire, come Associazione, tutta la collaborazione possibile. Siamo consapevoli che il richiamo alla “legalità” è una forte assunzione di responsabilità, che si vuole assumere in pieno".
All’appuntamento organizzato da Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, hanno partecipato autorità civili e militari e a tutti loro il presidente Chiapella, ha consegnato il documento realizzato per l’occasione. Nel corso dell’evento è stato attivato un collegamento in streaming con la sede nazionale di Roma, per seguire in diretta gli interventi del presidente nazionale, Carlo Sangalli e del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese.