CUNEO - Nella Granda scomparse superfici pari alle città di Cuneo, Savigliano e Fossano

Si tratta dei dati sui terreni agricoli fertili. L'allarme è stato lanciato da Coldiretti che ha elaborato le analisi fornite dall'ISPRA

05/12/2017 17:23

Si celebra oggi, 5 dicembre, la giornata mondiale del suolo: un bene prezioso, dal valore incommensurabile e al tempo stesso una risorsa da difendere, perché non rinnovabile.
A causa della cementificazione e dell’abbandono, provocati da un modello di sviluppo sbagliato, la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni è scesa ad appena 12,8 milioni di ettari.
E’ l’allarme lanciato da Coldiretti, che ha elaborato le analisi fornite dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (ISPRA).
In Piemonte il consumo di suolo complessivo è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari. In provincia di Cuneo, sono andati perduti tra avanzamento del bosco e cementificazione 37.800 ettari, rappresentati per circa il 65% dai terreni più fertili: un dato che conferma le preoccupazioni di Coldiretti. E’ come se fossero “scomparse” le superfici delle città di Cuneo, Savigliano e Fossano.
“La tutela del patrimonio ambientale, del paesaggio e il riconoscimento del valore del capitale naturale sono compiti fondamentali ai quali ci richiama l’Europa e sono ancor più basilari per il mondo agricolo – commentano Delia Revelli, presidente e Tino Arosio, direttore di Coldiretti Cuneo -. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico”.
Su un territorio che progressivamente diventa meno ricco e più fragile, si abbattono cambiamenti climatici sempre più disastrosi anche nella nostra Provincia: il pericolo di alluvioni è sempre più concreto, con precipitazioni che, dopo i terribili mesi di siccità, rischiano di diventare vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire.
“Pertanto, è sempre più urgente accelerare il passo sull’approvazione della legge da alcuni anni ferma in Parlamento, che potrebbe dotare il nostro Paese di uno strumento all’avanguardia per la protezione del territorio - puntualizzano i vertici di Coldiretti Cuneo -. Un’esigenza che si estende a livello comunitario dove la task force, formata da Coldiretti, ACLI, FAI, INU, Legambiente, LIPU, Slow Food e WWF e altre 500 associazioni promotrici di “People4Soil” che hanno aderito al network europeo (www.salvailsuolo.it), ha lanciato un appello rivolto alla Commissione Europea, che fa riferimento all’obiettivo delle Nazioni Unite di fermare il degrado a livello globale entro il 2030”.

c.s.

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