Sbarca nel Consiglio comunale di Cuneo l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) presso la Commissione Ue per chiedere che l’Europa faccia quanto possibile per rendere i vaccini e le cure antipandemiche un bene pubblico.
L’ordine del giorno che riprende la petizione “No profit on pandemic - Nessun profitto sulla pandemia” è presentato dai consiglieri di Cuneo per i Beni Comuni e sollecita la giunta e il sindaco sia a far conoscere e promuovere l’ICE sia a chiedere che il governo italiano modifichi la posizione finora contraria a una moratoria sui brevetti relativa ai vaccini contro il Covid-19: “Il 12 marzo scorso l’Omc (Organizzazione Mondiale del Commercio) ha respinto a maggioranza, anche con il voto dell’Italia, una richiesta di moratoria, avanzata dall’India e dal Sud-Africa, relativa ai diritti di brevetto sui vaccini anti-Covid in possesso di grandi aziende farmaceutiche internazionali, escludendo così dall’accesso alla vaccinazione la maggioranza più povera della popolazione mondiale e ponendo gravi difficoltà anche allo sviluppo delle campagne di vaccinazione avviate nei paesi europei, costretti a subire condizioni di monopolio e di non rispetto degli accordi contrattuali”.
“Le grandi aziende farmaceutiche - osservano i consiglieri - non dovrebbero trarre profitto da questa pandemia a scapito della salute delle persone: una minaccia collettiva richiede solidarietà, non profitti privati. L’erogazione di fondi pubblici per la ricerca dovrebbe sempre essere accompagnata da garanzie sulla disponibilità e su prezzi controllati ed economici. Non deve essere consentito a Big Pharma di depredare i sistemi di assistenza sociale”.