Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
Ci permettiamo alcune semplici riflessioni rispetto al comunicato dei parlamentari della Lega Bergesio e Gastaldi che, con riferimento all'arresto dell'imprenditore ivoriano residente in Italia da più di 30 anni, amministratore della cooperativa Salimo, attiva nella intermediazione di manodopera in agricoltura, hanno affermato che "troppo spesso il paravento del buonismo pro immigrazione serve per nascondere traffici illeciti e sfruttamento". Mentre risulta fin troppo evidente la malafede degli scriventi che per opportunismo politico equiparano un imprenditore privato alle cooperative attive nell'accoglienza, non comprendiamo in che maniera il "buonismo" (termine da loro usato in modo dispregiativo) possa incidere nel fomentare eventuali reati, magari addirittura di "caporalato".
Piuttosto, visto che un analogo procedimento giudiziario nel saluzzese è in corso da mesi, abbiamo la conferma che il nostro territorio non è indenne da ciò che pensavamo un crimine relegato ad altre Regioni e che invece anche nostri imprenditori agricoli e non solo,non sembrano avere remore ad utilizzare. Infatti, perché ci sia il caporale servono i datori di lavoro che lo utilizzano, forse anche organizzazioni datoriali che lo tollerano. D'altronde pochi mesi fa si è svolta a Cuneo una manifestazione dei braccianti che denunciavano il fatto che il lavoro "nero" è una prassi troppo diffusa nelle nostre campagne; la manifestazione era addirittura SOTTO LA PREFETTURA DI CUNEO.
Sarebbe necessario che tutte le nostre Istituzioni facessero una profonda riflessione sulla situazione dell'impiego di manodopera in agricoltura, non solo per gli aspetti contrattuali, ma anche per quelli relativi alla ospitalità e alla accoglienza. Anche i parlamentari in questione potrebbero con più utilità per tutta la società, anche per l’agricoltura, cercare di convincere i loro elettori ad aborrire tali pratiche.
Germano Modena
Oreste Delfino
Franco Giordano
Norma Moszkowski
Mariella Cattero
Andreana Giubergia
Marina Berro
Marilena Donadio