CUNEO - 'Non ripartire significa morire': la protesta di parrucchieri ed estetiste di fronte al palazzo della Regione

Stamattina il flashmob in piazza Castello: 'Noi lavoriamo in sicurezza da sempre'. L'obiettivo è sollecitare il Governo ad anticipare la riapertura

foto Ansa

Redazione 05/05/2020 14:05

Con mascherina, guanti e camice, rispettando le distanze di sicurezza ma uniti fra loro da un nastro rosso. Stamattina, martedì 5 maggio, una trentina di estetiste e parrucchieri si sono radunati a Torino, di fronte al palazzo della Regione di piazza Castello, per un flashmob, coordinato da Federvie Piemonte, con cui sensibilizzare e chiedere garanzie per il loro settore a fronte della crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. A riportare la notizia è l’Ansa. Il settore, salvo nuove disposizioni, sarà uno degli ultimi a ripartire dopo il “lockdown”: la data fissata per la riapertura, ad oggi, è quella del 1° giugno.
 
I professionisti hanno manifestato a Torino “armati” di cartelli: “L'Italia muore per la burocrazia”, “Non ripartire significa morire”, “Noi lavoriamo in sicurezza da sempre” e “Stop agli abusivi” alcuni dei messaggi riportati sui manifesti. La categoria intende sollecitare la Regione ad attivarsi con il Governo affinché la riapertura dei centri sia anticipata al 19 maggio.
 
La protesta, la scorsa settimana, era stata sostenuta anche da Confartigianato Cuneo: "Ci siamo attivati subito per rispettare le regole. - avevano spiegato Enrico Frea e Maria Teresa Rosso, rispettivamente rappresentante provinciale (e regionale) degli Acconciatori di Confartigianato e rappresentante provinciale degli Estetisti – Non potremmo aggiungere nulla in più in termini di sicurezza tra un mese. È assurdo quindi farci stare fermi, con costi continui e ricavi azzerati fino a giugno. No, non possiamo davvero resistere, e siamo pronti ad organizzare anche una protesta plateale, questa volta il Governo ci deve stare a sentire".

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