Riceviamo e pubblichiamo.
Dall'inizio della pandemia, e per quasi due anni, siamo stati costretti a inseguire il virus, commettendo sin dall'inizio l'errore di ospedalizzare l'emergenza mentre il territorio non ha funzionato come argine. Il Covid è così entrato negli ospedali con le conseguenze che sappiamo: sospensione delle attività non urgenti, le liste di attesa fuori controllo, la prevenzione diventata un miraggio, i pronto soccorso in tilt. Possibile che non abbiamo imparato nulla dagli sbagli fatti? Occorre che ospedali e ambulatori siano "free Covid" e quindi a disposizione dei malati 'normali'. Affinché ciò sia possibile, è fondamentale il ruolo delle Unità speciali di continuità assistenziale, le Usca, che non dovrebbero venire smantellate bensì potenziate di personale e di mezzi. A fronte dell'inaspettato aumento dei contagi di queste settimane e la quasi certa nuova ondata pandemica in autunno, auspico che la Regione Piemonte decida di prorogare il servizio. Non serve invocare la medicina territoriale quando poi la si disarma.
Mauro Salizzoni – consigliere regionale Pd