Riceviamo e pubblichiamo.
L’ufficio stampa del nostro comune annuncia che dal primo marzo inizieranno i controlli relativi alle limitazioni alla circolazione di vetture inquinanti nei centri abitati in caso di perdurante accumulo di polveri sottili. In tutto il comunicato serpeggia il rammarico degli assessori Demichelis, Clerico, Pellegrino perché dovremo tenere le nostre auto alla larga dal centro: loro hanno fatto di tutto per evitare questa decisione, l’hanno rimandata di un anno rispetto alle disposizioni regionali, hanno ignorato le rilevazioni non proprio tranquillizzanti di inquinanti fatte da Legambiente in vari punti cittadini, hanno evitato ed eviteranno di fare i controlli serrati sugli spostamenti delle auto più vecchie. Insomma hanno agito come se il problema non fosse urgente e fosse possibile rinviarlo ad un futuro indefinito, nella migliore tradizione della politica del rinvio delle decisioni difficili. Ma ora non è più possibile ignorare il rapporto che c’è fra le emissioni inquinanti dovute all’alta circolazione di auto e la salute delle persone e, nonostante i nostri tre assessori non siano proprio convinti, sono costretti ad adeguarsi a disposizioni superiori e se ne scusano con noi: “Ci spiace, ma non tutte le auto si potranno usare a piacimento”.
Noi cittadini, così, in un bel pasticcio perchè la nostra quotidianità è legata all’uso dell’auto: i figli da portare a scuola, il luogo di lavoro da raggiungere, la spesa da fare. Noi che già all’auto abbiamo dato tanto, assicurazione, bollo, garage, carburante costoso, ora non possiamo più usarla liberamente per raggiungere il centro cittadino dove, pare, fra non molto ci sarà pronto anche un bel parcheggio sotterraneo in piazza Europa. È sicuro che non tutti potremo sostenere la spesa di una nuova auto ibrida o elettrica; e così, ancora una volta, i disagi maggiori ricadranno su chi fra noi fatica di più.
Altro che scuse ci vorrebbero, cari assessori, ci vorrebbe lungimiranza amministrativa, comprensione profonda e convinta di ciò che succede al nostro clima,
scelte concrete ci vorrebbero, e non da oggi. Non era difficile prevedere che avremmo dovuto alleggerire la nostra dipendenza dall’auto dunque perché non predisporre un servizio pubblico efficiente, i parcheggi di testata, perché non rivedere i tempi della città, perché non ascoltare le necessità delle scuole e degli uffici, le associazioni ambientaliste e preparare con loro un modo diverso di spostarci?
Certo tutto questo non è semplice, come afferma l’assessore Pellegrino esortando i cittadini ad usare la bicicletta ed il trasporto pubblico. Ma un’amministrazione
comunale responsabile non può cavarsela con un generico invito ad un comportamento virtuoso, senza approntare un rinnovamento radicale del trasporto pubblico e del parco mezzi. L’assessore Pellegrino potrebbe giustamente dichiarare che si tratterebbe di un impegno molto oneroso per il bilancio comunale e che
mancano le risorse: ma sarebbe una dichiarazione che ha il sapore amaro della beffa, se pensiamo per un attimo alle ingenti risorse a debito che l’Amministrazione cittadina ha deciso di assumersi, a cuor leggero, per il parcheggio sotterraneo di piazza Europa. Al quale, per più, tenendo conto delle nuove norme restrittive, non tutti potrebbero accedere, ma solo gli “happy few” possessori delle auto più recenti. Occorrerebbe più coerenza tra quello che si chiede al cittadino (usare la bicicletta, i mezzi pubblici) e quello che programma – dispone l’Amministrazione altrimenti non possono bastare le pacche sulla spalla degli assessori Clerico, Demichelis, Pellegrino che dicono: “In fondo lo facciamo per la vostra salute”. Sottolineano però che la nostra salute ne avrà beneficio. Parole nuove, convinzioni insolite dei nostri amministratori che, percepiamo, dal comunicato qua e là, poco convinti, titubanti, ci pare di leggere: ce lo impone la regione, ma noi faremmo volentieri a meno di imporre questo regolamento e comunque non saremo tanto severi nei controlli. C’è da capirli questi nostri assessori che sono pure gli stessi, anche se con ruoli diversi, che hanno pensato e tentato di realizzare il parcheggio sotterraneo in piazza Europa. Ora si ritrovano, volenti o nolenti sulle posizioni della nostra associazione e di cittadini che da anni vedono in quel parcheggio un incentivo alla circolazione di auto in città e dunque un danno per la salute collettiva. Quella che 4 anni fa poteva essere una scelta lungimirante, è diventata una necessità ed una disposizione di legge a cui non si può
derogare. Prima che lo dicesse la legge, la pericolosità dell’accumulo di inquinanti dovuto alle auto era uno spauracchio agitato da Talebani dell’ambiente, ora che lo afferma una legge è una realtà dura da accettare per i nostri assessori.
Se ai nostri amministratori non fosse mancata la lungimiranza, se avessero previsto, e non era difficile, che saremmo arrivati al punto di dover scegliere fra la nostra auto e la nostra salute, non avrebbero sprecato tempo a progettare il parcheggio sotterraneo in piazza Europa ma a pensare ad incentivare il trasporto pubblico ad esempio, l’unico intervento che possa venire incontro a chi non si può permettere un’auto di nuova generazione ma anche a chi ha capito che l’auto privata non è la scelta del futuro. È andata così, si è perso tempo dietro un progetto nato vecchio, ma ora, sarebbe opportuno non riesumare un parcheggio sotterrato dagli avvenimenti e incominciare, come dice l’assessore Pellegrino nel comunicato stampa, a progettare una città capace di resilienza difronte ad un cambiamento climatico che non si può più ignorare.
Per Di Piazza in Piazza
Armanda Bellazzini