CUNEO - Nonostante i dati del contagio e delle terapie intensive migliorino il Piemonte resta in zona arancione

Il presidente Cirio e l'assessore Icardi guardano al domani con fiducia: "Superato il momento di picco, la curva è finalmente in discesa"

Redazione 27/01/2022 17:57

Il Piemonte resta in zona arancione nonostante nella settimana 17-23 gennaio e il numero dei nuovi casi risulti in lieve riduzione rispetto alla settimana precedente. Si abbassa sotto la soglia di 1 l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi che scende da 1.07 a 0.9 e migliora anche l’incidenza che passa a 2.064,12 casi ogni 100 mila abitanti (era 2.259,10). La percentuale di positività dei tamponi resta del 29%. Migliora anche il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva che si abbassa di un punto dal 22,8% al 21,8%, mentre quello dei posti letto ordinari sale dal 30,3% al 31,1%.                       
 
“I dati ospedalieri sono ancora sopra soglia e questo mantiene la nostra regione in zona arancione, ma registriamo il miglioramento nelle terapie intensive e anche nella situazione epidemiologica generale - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Significa che il virus continua a circolare, ma abbiamo ormai superato il momento di picco e la curva, per la prima volta dall'inizio di questa quarta ondata, è finalmente in discesa. L'augurio è che questo possa tradursi al più presto anche in un alleggerimento della pressione ospedaliera, su cui come sappiamo incidono molto i ricoveri di chi ha scelto di non vaccinarsi. La nostra speranza è che coloro che sono ancora indecisi superino la paura e si vaccinino proteggendo loro stessi, i loro cari e la nostra comunità".
 
 
Sono intanto 41.029 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 2.796 è stata somministrata la prima dose, a 3.149 la seconda, a 35.084 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 9.094.706 dosi, di cui 3.185.891 come seconde e 2.365.757 come terze.

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