La polemica sulle mascherine a disposizione per infermieri e Oss impegnati negli ospedali dell'Asl CN1 (e non solo) ai tempi del coronavirus non si placa. Questa volta è il segretario generale UIL-FPL Cuneo Giovanni La Motta a evidenziare come "ad oggi (giovedì 19 marzo n.d.r.), nonostante le forniture regionali siano state erogate, ci viene segnalato che nulla è cambiato, e che la carenza di Dispositivi di Protezione Individuale per gli Infermieri, compresi quelli del 118, ancora persiste. Mancano addirittura le soluzioni disinfettanti".
Lo scorso 12 marzo la Uil aveva inviato all’attenzione del SISP e della Direzione Generale ASL CN1 una richiesta di adoperarsi al fine di garantire i DPI a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima persona nella lotta alla diffusione del coronavirus, ma ad oggi nulla è cambiato. Oltre allo stato delle cose la sezione della Funzione Pubblica della UIL ha denunciato che in una mail inviata a tutto il personale sanitario l'Azienda ha invitato i lavoratori a "indossare e riutilizzare la mascherina chirurgica finché non mostra evidenti segni di macerazione o di lacerazione".
"Commentare una disposizione del genere ci porrebbe tutti sullo stesso piano di mediocrità - prosegue il sindacalista nella missiva - . I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) devono essere forniti da parte del Datore di lavoro o Dirigente con delega di funzioni e che tale specifico obbligo, come previsto dalla legge. Ricordiamo altresì, che il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei propri lavoratori".
Insomma, secondo La Motta non sarebbe cambiato molto rispetto alla situazione della scorsa settimana, peraltro già denunciata dal nostro quotidiano online. La sua richiesta è che tutti i servizi abbiano una "rapida distribuzione dei DPI idonei, in quantità sufficiente alle esigenze assistenziali". "Assicuriamo in ogni caso sin da ora completa collaborazione, se richiesta, all’azienda e pieno sostegno a tutti i lavoratori", conclude La Motta.