“Nella seduta congiunta delle Commissioni Sanità e Bilancio del Consiglio regionale da parte dell’assessore regionale alla Sanità non è emersa nessuna novità sulla copertura dei costi di progettazione degli interventi in materia di edilizia sanitaria. Solo un nuovo tentativo di propaganda per nascondere il fallimento totale della Giunta Cirio sul tema dell’edilizia sanitaria in questi anni. Tutti auspichiamo e lavoriamo perché ci siano nuovi ospedali in Piemonte, ma non li costruiremo con le promesse”. Un duro attacco, quello di Mauro Calderoni nei confronti di Federico Riboldi e di tutta la Giunta Cirio, dopo la commissione regionale sanità con focus sull'edilizia sanitaria che si è tenuta stamattina, lunedì 18 novembre.
Così, in un comunicato, il consigliere regionale del PD ed ex sindaco di Saluzzo: “La Commissione è stata utile per chiarire come non ci siano risorse Inail stanziate per il Piemonte, ma un accordo per progetti ‘valutabili’, come dicono con chiarezza sia il Dpcm sia l’accordo Stato-regioni. Il rischio finanziario resta in capo alla Regione, che potrebbe ritrovarsi con tanti progetti e nessuna nuova opera. Perché per il Piemonte, qualora dovessero partire tutte le opere, si parla di una rata complessiva di almeno 150- 200 milioni di euro di euro”.
“Finalmente si è fatta chiarezza: - prosegue Calderoni - l’assessore Riboldi ha precisato che il costo per la progettazione per tutti i nuovi ospedali finanziabili con i fondi Inail (compresi i nuovi presidi di Alessandria e Cuneo) è complessivamente di 73 milioni di euro, e che tali risorse dovranno essere reperite dalla Regione Piemonte. Pertanto l’assessore non solo ha smentito alcuni suoi virgolettati recentemente riportati sui giornali, ma anche quanto affermato in Commissione il 22 ottobre quando sosteneva ‘non abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per la progettazione degli ospedali Cuneo ed Alessandria’. Ora si tratterà di capire come e quando verranno reperite e come saranno ripartite tra le diverse aziende sanitarie interessate. Già con la mia interrogazione urgente della settimana scorsa avevamo fatto emergere che fondi regionali dedicati alla progettazione al momento non ce ne sono e che quelli Inail sono aleatori. Oggi è arrivata la conferma”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Giulia Marro (AVS): “Contrariamente a quanto lasciato intendere in precedenza, i fondi non sono ancora stati confermati perché si parla sempre di progetti valutabili. La Regione dovrà presentare progetti che rischiano di essere scartati, costringendoci a ripartire da zero. Inoltre dobbiamo tenere a mente che i fondi di progettazione dovranno essere anticipati dalla Regione e non dall'Inail. Se il progetto non andrà a buon fine ci rimetteremo ancora una volta. Nel frattempo, che ne sarà della sanità sul territorio di Cuneo? Gli ospedali esistenti continueranno a invecchiare e rischiamo di peggiorare ulteriormente una situazione già critica. Abbiamo bisogno di risposte concrete e garanzie che evitino un ulteriore deterioramento delle strutture sanitarie esistenti, pena il rischio di compromettere irrimediabilmente il diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio”, scrive in una nota la consigliera regionale cuneese.
Marro ha anche chiesto chiarimenti rispetto al rifiuto ricevuto da parte dell’azienda ospedaliera “Santa Croce e Carle” alla sua richiesta di accesso agli atti relativi al progetto per il nuovo ospedale: “Pare che la società INC Spa abbia rivendicato la tutela della proprietà intellettuale del progetto e posto il veto sulla richiesta. Questo impedimento solleva interrogativi sulle basi del ricorso presentato dalla stessa INC Spa al TAR per contestare la bocciatura della sua proposta di partenariato pubblico-privato. Con quali motivazioni INC ha deciso di fare ricorso?”.