Riceviamo e pubblichiamo:
Addio al partenariato pubblico-privato per la realizzazione degli ospedali di Cuneo e di Alessandria. L’annuncio è arrivato quest’oggi dal presidente Cirio e dall’assessore Riboldi, che hanno comunicato l’aggiornamento del piano di edilizia sanitaria regionale in seguito all’incremento di risorse da parte dell’Inail.
La notizia era nell’aria da diverse settimane, fin dalla diffusione da parte di alcune testate giornalistiche dei contenuti dei pareri dell’Università Bocconi e di Agenas sull’insostenibilità economica dei partenariati per le due opere. Un dietrofront che non ci stupisce e che condividiamo. A rammaricare è il fatto che si sia perso tutto questo tempo, con il Centrodestra che si è intestardito su di una modalità di finanziamento che oggi vediamo abbandonare senza mezzi termini. Che il partenariato pubblico-privato non fosse la risposta giusta ai problemi della sanità piemontese non è mai stato un mistero per chi, come il Movimento 5 Stelle, ha sempre fatto le barricate contro l’ingresso dei privati nei progetti di realizzazione dei nosocomi.
Noi abbiamo sempre ripetuto un concetto basilare e di buon senso: gli ospedali vanno realizzati con fondi pubblici. Con le risorse dell’Inail e con quelle previste dall’ex articolo 20. Cirio oggi prende finalmente la decisione giusta, ma la prende in ritardo. Solo oggi, dopo cinque lunghi anni alla guida della Regione, apre gli occhi. Cinque anni nei quali non abbiamo visto posare neanche un mattone, cinque anni nei quali ci è toccato assistere a continui slittamenti, al dilatarsi delle tempistiche, alla perenne crescita dei costi. Cinque anni di gravi errori che stiamo già pagando tutti.
Sarah Disabato, capogruppo regionale M5S Piemonte
Alberto Unia, consigliere regionale M5S Piemonte
Pasquale Coluccio, consigliere regionale M5S Piemonte