È attesa per stasera, lunedì 28 dicembre, la riunione della Commissione speciale istituita per decidere l’ubicazione del nuovo ospedale di Cuneo. A neppure una settimana dalla presentazione dello studio di pre-fattibilità curato dagli architetti Benedetto Camerana, Elena Airaldi e Luigi Colombo, che tra l’area del Santa Croce e quella del Carle ha individuato quest’ultima come luogo ideale per costruire la nuova struttura, il dibattito cittadino torna a focalizzarsi sul tema.
La forza delle argomentazioni a favore del Carle (18 punti a uno, secondo il lavoro dei professionisti) porterà, a meno di clamorose sorprese, la commissione presieduta da Luca Pellegrino a sbilanciarsi verso Confreria, ma oggi non sarà ancora il momento delle decisioni definitive. “Stasera verrà approfondito nei dettagli quanto già illustrato pubblicamente e si entrerà nel merito - spiega lo stesso Pellegrino -. La documentazione verrà data a tutti i consiglieri per poi riuscire a definire l’ubicazione finale dell’ospedale”. Saranno presenti anche i professionisti che hanno curato lo studio di pre-fattibilità. L’indicazione definitiva dell’area nell’Oltrestura dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, a inizio 2021. Nei giorni scorsi era arrivato l’invito del consigliere di Centro per Cuneo Silvano Enrici, da sempre orientato sulla soluzione Carle, a “Non perdere altro tempo”.
Intanto stasera, a differenza di quanto sembrava nei giorni scorsi, non ci sarà l’assessore alla Sanità Luigi lcardi. Nei giorni scorsi lo stesso Icardi aveva deciso di accelerare i tempi incaricando il direttore dell’Asl CN1 Salvatore Brugaletta di convocare la Conferenza dei sindaci per ottenere il benestare dell’assemblea presieduta dal sindaco di Busca Marco Gallo. Salvo sorprese la posizione dei primi cittadini dell’hinterland non dovrebbe discostarsi troppo da quanto uscirà dal parlamentino di via Roma. “Da quando è nata la commissione (inizialmente presieduta da Alessandro Spedale, oggi presidente del Consiglio comunale n.d.r.) a ogni convocazione l’invito è rivolto a tutti i sindaci della zona e a tutti i sindaci delle sette sorelle - conclude Pellegrino - Tutto il territorio è stato coinvolto e ogni volta che un sindaco ha partecipato gli è stato dato diritto di parola”.