“La strada per il Carle e per il partenariato pubblico privato è ancora irta di ostacoli e noi metteremo tutte le mine possibili nell’interesse della città e della salute collettiva”. Lo scrive Ugo Sturlese, presentando un nuovo Ordine del Giorno che verrà discusso nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo. Le firme sul documento sono, oltre a quella dello stesso Sturlese, quelle di Luciana Toselli e “Nello” Fierro (Cuneo per i Beni Comuni), Giancarlo Boselli e Paolo Armellini (Indipendenti).
Nel lungo documento, dopo una ricca serie di osservazioni, i consiglieri di minoranza chiedono - tra le altre cose - di “rifiutare lo strumento del partenariato pubblico privato per la realizzazione del nuovo ospedale unico di Cuneo, ritenendolo strumento poco adeguato alla realizzazione e parziale gestione di un ospedale pubblico, che per sua natura deve rimanere impermeabile a logiche privatistiche”. Nell’Ordine del Giorno si propone di chiedere alla Regione "di destinare i 141,360 milioni dei fondi ex-art 20 per l’edilizia ospedaliera (stanziati a sostegno del progetto di partenariato pubblico privato), i 7,440 milioni da fondi regionali e i 33,8 milioni dei fondi ministeriali per interventi antisismici e antincendio alla completa riqualificazione con ampliamento dell’ospedale ‘Santa Croce’, indicato con questa deliberazione come nuova sede dell'ospedale unico di Cuneo”. E ancora, i consiglieri chiedono di poter visionare il documento dell’advisor relativo alla prima proposta della Fininc, ora non più coperta da segreto commerciale, proponendo infine al Consiglio di dichiarare “che dei possibili danni legati a eventi sismici o incendi nella sede del ‘Santa Croce saranno ritenuti responsabili l'ASO e la Regione stessa per mancato intervento, pur essendo dIsponibili i finanziamento ministeriali ad hoc”.
Nel prossimo Consiglio comunale la discussione sul tema.