CUNEO - Nutriscore, Coldiretti Cuneo: "Bene l'alleanza tra paesi contro l'etichetta UE"

Il Ministro Patuanelli alla Camera annuncia la ricerca di intese tra Stati europei per costruire un fronte comune contro l’omologazione per tutelare cibi di qualità ed eccellenze Made in Italy

08/04/2021 08:19

Bene l’alleanza europea contro l’etichetta Nutriscore che mette in pericolo lo storico record di oltre 46,1 miliardi di esportazioni agroalimentari Made in Italy del 2020 con un aumento dell’1,7% realizzato in piena pandemia Covid in controtendenza rispetto agli altri settori produttivi. È quanto afferma Coldiretti in riferimento alle dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che nel Question Time alla Camera ha annunciato che l’Italia sta lavorando con altri Stati europei per costruire un fronte comune contro l’omologazione per tutelare cibi di qualità ed eccellenze Made in Italy.
 
L’etichettatura Nutriscore – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – francese, come quella a semaforo adottata in Gran Bretagna, influenzano il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari.” Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle nostre tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera che tiene conto dell’insieme della dieta alimentare e non si focalizza sul singolo prodotto. L’etichetta nutrizionale a colori peraltro boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (DOP/IGP) che la stessa UE dovrebbe invece tutelare e valorizzare soprattutto nel tempo del Covid. L’Italia grazie ai primati nella qualità e nella sicurezza alimentare conquistati a livello europeo ha la responsabilità di svolgere un ruolo di leadership in nell’Unione”.
 
Il rischio è, altrimenti, di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate.
 
La Granda conta 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – una grande biodiversità da continuare a valorizzare per evitare un’indistinta omologazione. In un momento difficile per l’economia, dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza contrastando le indicazioni fuorvianti ed estendendo l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy”.
 

c.s.

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