CUNEO - Obbligo vaccinale per gli over 50, Cirio commenta: “Un buon compromesso”

“Si tratta delle fasce d’età a maggior rischio di ospedalizzazione” ricorda il governatore. Sui tamponi però si chiede più cautela: “Troppi test sugli asintomatici”

Redazione 06/01/2022 12:40

Obbligo di vaccino anti Covid per gli over 50, cui a partire dal 15 febbraio si imporrà di andare al lavoro solo con il cosiddetto super greenpass. È la principale novità emersa dall’ultimo decreto legge, approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri nella serata di mercoledì 5 gennaio. Oltre a questo, il governo ha deciso l’estensione della certificazione verde “base” (quella che include il tampone) per l’accesso a una serie di servizi alla persona: negozi, banche, centri commerciali, centri estetici, parrucchieri.
 
Per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio le nuove misure, con efficacia prevista fino al 15 giugno prossimo, rappresentano “una soluzione di equilibrio” rispetto ad altre ipotesi sul tavolo. “Ero favorevole a un obbligo vaccinale selettivo e la scelta sugli over 50 è un buon compromesso, perché riguarda le fasce d’età a maggior rischio di ospedalizzazione” commenta l’esponente di Forza Italia.
 
Il governatore preme inoltre per una svolta riguardo all’uso dei tamponi: “Alla luce della situazione epidemiologica attuale con un numero molto alto di positivi in buona parte asintomatici, le Regioni hanno chiesto al Governo una riflessione sull’opportunità di continuare a fare i test a chi non mostra sintomi, rispetto alla possibilità di concentrarsi principalmente su chi li manifesta e ha quindi bisogno di essere curato. Si tratta però di una valutazione medica su cui dovrà esprimersi il Cts”. Giudizio positivo, infine, sulle misure relative alla scuola: “Era importante un intervento che tenesse conto della situazione attuale, ma allo stesso tempo tutelasse il più possibile la didattica in presenza, differenziando le misure per i vaccinati”.

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