La situazione occupazionale e le criticità della viabilità in alta valle Tanaro sono stati al centro dell’incontro che il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha convocato a Cuneo per lunedì 15 novembre su richiesta del presidente dell’Unione Montana Alta Val Tanaro Giorgio Ferraris allo scopo di analizzare nel dettaglio le problematiche che da tempo preoccupano gli amministratori del territorio. La Provincia, come ente di area vasta, ha coordinato i lavori (in parte in presenza, in parte in collegamento) a cui erano rappresentati anche i vertici della Regione Piemonte, parlamentari eletti in provincia di Cuneo (Marco Perosino), il consigliere provinciale di riferimento del territorio, esponenti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, oltre ai sindaci della zona.
Riguardo ai problemi di viabilità che interessano la strada statale 28 che attende da anni interventi e opere stradali da parte di Anas, l’assessore regionale alla Viabilità Marco Gabusi ha assicurato che la Regione Piemonte farà la sua parte riguardo all’accordo di programma Anas-Regione.
In merito, invece, alle crisi aziendali si è posta l’attenzione sulla recente chiusura dello stabilimento dolciario Delizie Bakery di Garessio e la delocalizzazione dell’Alpitel di Nucetto e, per un totale di circa 200 posti di lavoro persi in valle Tanaro. I provvedimenti aggravano la già critica situazione dell’alta valle che negli ultimi anni ha subito altre chiusure e drastiche riduzioni di personale da parte di aziende storiche del territorio, con gravi ripercussioni sulla dimensione demografica e conseguenze negative sulla situazione dei servizi nei paesi. All’incontro il presidente della Regione Alberto Cirio è stato rappresentato dal suo collaboratore Luca Robaldo, mentre era assente l’assessore regionale a Welfare e Lavoro Elena Chiorino.
Se per la chiusura della Delizie Bakery potrebbe trattarsi di una scelta di riorganizzazione industriale, peraltro discutibile, la delocalizzazione dell’Alpitel di Nucetto (azienda partecipata pubblica) appare come una decisione inspiegabile. La maggior parte dei lavoratori sono trasfertisti che fanno solo capo alla sede di Nucetto, mentre a Beinasco verrebbero trasferiti gli amministrativi in un periodo in cui gli stessi lavorano in modalità smart working. Sindacati e sindaci hanno chiesto di fare fronte compatto rispetto ai soci a partecipazione pubblica (Finmeccanica e Enel) per trovare una soluzione a difesa dell’attività produttiva del territorio.
Il commento del presidente Federico Borgna: “Serve che tutto il territorio faccia squadra perché siamo di fronte ad un caso di de-industrializzazione del territorio non dovuta a crisi aziendali. È un fatto grave, tanto più se si tratta di società a partecipazione pubblica dove il senso della presenza del Governo è anche quello di portare valore all’azienda. Come gruppo di lavoro di ritroveremo tra un mese per fare il punto della situazione”.