Il 22 marzo è la giornata dedicata all’acqua, un appuntamento ormai fisso grazie al quale prendere coscienza dell’estrema importanza globale di questo bene comune che caratterizza il nostro pianeta e per non dimenticare il suo ruolo chiave negli equilibri locali e mondiali.
Il tema del 2024 è “Water for Peace” (Acqua per la Pace) a testimonianza del “peso specifico” di questa risorsa rinnovabile nella nostra vita quotidiana. L’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) del 2022 sottolinea infatti come “circa metà della popolazione mondiale è soggetta a severa scarsità idrica per almeno una parte dell’anno”. L’altro lato della medaglia lo descrive bene invece il rapporto della World Bank, sempre del 2022, secondo cui “i disastri legati all'acqua hanno sono ai primi posti della lista dei principali disastri negli ultimi 50 anni e rappresentano il 70% di tutta la mortalità legate ai disastri naturali”.
In questo contesto globale anche il Piemonte negli ultimi anni si è dovuto confrontare con uno dei periodi siccitosi più intensi e prolungati della sua storia recente, culminato nell’estate 2022 con la richiesta dello stato di calamità naturale a causa del persistere della scarsità idrica.
Spiega il Direttore Generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero: "Il progressivo aumento delle temperature medie regionali (si stima una tendenza positiva di quasi 1°C nei soli ultimi vent’anni) combinato con un regime pluviometrico sempre più erratico e caratterizzato da eventi estremi, impone anche nella gestione dell’acqua strategie strutturali improntate all’ottimizzazione della risorsa e al suo trattenimento per un successivo riutilizzo nei periodi di scarsità. Anche quest’ultima stagione invernale piemontese è stata caratterizzata da temperature da record: siamo stati testimoni dell’inverno più caldo degli ultimi 65 anni, quasi 3°C oltre la norma climatica 1991-2020, ma anche di ingenti precipitazioni; nelle due settimane comprese tra il 22 febbraio al 15 marzo è precipitato un quarto dell’acqua (o neve) che solitamente cade in un anno".
In questo inizio di primavera 2024 la neve in montagna è abbondante come negli anni migliori e anche la situazione delle risorse idriche superficiali non desta preoccupazioni, con invasi principali, lago Maggiore ed equivalente di neve in acqua (SWE) ben al di sopra della media del periodo: in totale circa due terzi in più delle risorse superficiali solitamente stoccate in questo periodo dell’anno (+69%).
Va comunque tenuto d’occhio il resto della primavera e dell’estate, quando temperature troppo calde potrebbero fare la differenza sullo stato della vegetazione e anche sulla disponibilità idrica nella nostra regione.
L’acqua resta dunque uno dei temi centrali della attività di Arpa Piemonte nelle sue operazioni di monitoraggio quantitativo e qualitativo della risorsa. Nell’ultimo anno, l’Agenzia ha inoltre sviluppato tra gli altri, un bollettino idro-meteorologico a cadenza settimanale con la finalità di supportare tutti i decisori e i portatori di interesse in genere, nella gestione della risorsa idrica durante la stagione agricola, attraverso una stima continua della sua disponibilità a fini irrigui e una previsione dell’andamento della stessa nel breve termine.
A questo si aggiungono le attività strutturali di monitoraggio della falda superficiale, parte essenziale della riserva idrica efficace e che ha contribuito ad alleviare l’emergenza idrica nell’estate del 2022, con il previsto potenziamento della rete di monitoraggio piezometrica, attraverso all’installazione di 50 nuovi sensori in teletrasmissione grazie ai fondi progettuali RASPO.
Infine, hanno iniziato ad entrare nel vivo tutte le attività a largo respiro e legate al progetto Europeo LIFE CLIMAXPO per l’adattamento al cambiamento climatico, nel Distretto del Bacino del Po, del quale Arpa Piemonte è partner attivo assieme a più di 20 enti pubblici e privati, rappresentanti sia del livello locale sia nazionale e guidati dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.
Il progetto, della durata di nove anni, ha l’ambizione di promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche a scala di distretto idrografico, favorendo l’implementazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC) e in sinergia con il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC).