Sono stati resi visibili nella giornata di oggi, 12 ottobre, i cartelli che vietano il passaggio dei mezzi pesanti sopra le 19 tonnellate in cinque comuni della valle Roya. L’ordinanza è in vigore già da inizio mese, ma oggi è il giorno in cui può essere messa in pratica e quindi possono partire le multe. Il provvedimento è stato oggetto di uno scontro istituzionale tra i comuni della valle Roya e la prefettura di Nizza, ma quest’ultima, a differenza di quanto si pensasse non ha ancora presentato ricorso. Potrà farlo fino al 1° novembre.
Astra Cuneo è l’associazione che da oltre quarant’anni riunisce oltre 500 aziende (non solo cuneesi ma anche delle province limitrofe) dell’autotrasporto in provincia. A commentare la situazione Guido Rossi, segretario di Astra: “Siamo sconcertati e preoccupati dalla situazione. Si tratta di un valico internazionale, permettere a cinque comuni di bloccarlo senza confrontarsi con le altre istituzioni appare paradossale”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente di Astra, Diego Pasero: “Dopo la riunione di martedì in Prefettura c’è stata molta perplessità. Per il momento non agiremo con azioni di alcun tipo, ma ci stiamo organizzando per farlo, ovviamente congiuntamente alle altre forze produttive del territorio. Se sarà il caso movimenteremo tutto il settore. Interdire il transito ai veicoli che trasportano merci è un ostacolo anche a chi produce merci”. Insomma, anche Astra non esclude di presentare un ricorso alle autorità competenti.
Abbiamo già detto che il problema è causato da cinque comuni con giurisdizione in una striscia di territorio che collega la provincia di Cuneo a quella di Imperia. Fonti interne ad Astra ci raccontano che gli altri due passaggi dei principali valichi del sud Piemonte (Maddalena e Monginevro) sono regolati da una convenzione transfrontaliera specifica, derivante da un accordo internazionale. In mancanza di un’intesa preesistente non sarebbe il caso che il Ministero intervenisse per trovarne una?