Sono 19.460 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 19). A 4.156 è stata somministrata la seconda dose.
Tra i vaccinati in particolare sono 4.652 gli over80, 3.593 i settantenni e 5.651 le persone estremamente vulnerabili.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.422.474 dosi (di cui 419.778 come seconde), corrispondenti al 90,7% di 1.568.200 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è leggermente inferiore a ieri perché comprende le 9.400 dosi di AstraZeneca e le 16.600 dosi di Moderna previste in consegna domani ma arrivate già stasera.
LA REGIONE SCRIVE A ROMA PER CHIEDERE PIÙ DOSI
Il Piemonte è una delle Regioni che fin dall’inizio della campagna vaccinale ha fornito buone performance, procedendo a ritmo veloce e spedito, e in questa fase le seconde dosi rappresentano già una quota importante di quelle somministrate giornalmente.
Per garantire i richiami senza penalizzare la prosecuzione delle immunizzazioni con prima dose di over70, 60-69enni e soggetti fragili, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno deciso di inviare una lettera al premier Draghi e al generale Figliuolo chiedendo che la distribuzione di vaccini alle Regioni sia proporzionata alla popolazione target in fase di vaccinazione, e non a quella generale.
In questo modo non si penalizzerebbe un territorio come quello piemontese, che ha un numero di over60 maggiore rispetto ad altre parti d’Italia e rischia di non ricevere con tempestività la quantità di dosi necessaria per metterli in sicurezza.
GIACENZA A OGGI
Pfizer: 31 mila dosi (somministrato il 97,1% di 1.073.800 dosi totali ricevute finora, la prossima consegna di 155 mila dosi dovrebbe essere in programma tra mercoledì 28 e giovedì 29 aprile).
Moderna: 67 mila dosi (somministrato il 55,2% delle 149.200 dosi totali ricevute finora, le dosi disponibili vengono usate soprattutto per i richiami).
AstraZeneca: 35 mila (somministrato l’89,3% delle 332.400 dosi totali ricevute finora)
PARTITE LE ADESIONI DEI SOGGETTI FRAGILI CON ESENZIONE
Da oggi i soggetti fragili tra 16 e 59 anni con esenzione per patologia, ma non classificati come estremamente vulnerabili, possono preaderire alla campagna di vaccinazione su
www.ilPiemontetivaccina.it (in allegato la tabella con le esenzioni autorizzate).
A MAGGIO AL VIA LE PREADESIONI PER LA FASCIA 50-59 ANNI
Dal 4 maggio partirà la preadesione sul portale
www.ilPiemontetivaccina.it per la fascia 55-59 anni, dal 17 maggio per quella 50-54 anni.
LE AZIENDE PRODUTTIVE POSSONO CANDIDARSI COME CENTRI VACCINALI
Da domani tutte le aziende produttive presenti sul territorio piemontese potranno aderire alla manifestazione d’interesse indetta dalla Regione Piemonte per dare loro la possibilità di vaccinare direttamente i propri lavoratori, con l’opzione che l’immunizzazione venga estesa anche ai famigliari in linea diretta (genitori, conviventi, figli).
I lavoratori e i famigliari per fascia di età o categoria di rischio dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale. Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo delle linee di indirizzo loro fornite e potranno partire una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione. L’apertura alle aziende della possibilità di vaccinare autonomamente i propri dipendenti presenta molteplici vantaggi.
"Da un lato - dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano - mettendo al riparo le categorie produttive dal rischio di contrarre il virus, si garantisce al tessuto economico regionale la presenza della forza lavoro di cui necessita per dare continuità alle attività. L’amministrazione regionale incontrerà ora nuovamente le aziende, confrontandosi, per definire tutta una serie di aspetti organizzativi".
"Dall’altro - afferma il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo - questo ci consente di avere a disposizione ulteriori punti vaccinali e quindi di procedere più rapidamente nella campagna di immunizzazione della popolazione piemontese, nonché di tutelare la salute delle persone che proprio in questi giorni, con le nuove aperture, riprendono a recarsi sui luoghi di lavoro".
Lavoratori e famigliari, per fascia di età o categoria di rischio, dovranno rientrare nei gruppi target in fase di vaccinazione previsti dal Piano nazionale. Le attività produttive dovranno organizzare i propri punti vaccinali seguendo specifiche linee di indirizzo e potranno iniziare con le vaccinazioni una volta che l’Asl di competenza abbia effettuato i sopralluoghi necessari e concessa l’autorizzazione.