Stamattina, lunedì 8 novembre, Cuneo si è risvegliata con diversi cumuli di immondizia accatastata ai bordi delle strade. Il motivo? Lo sciopero dei netturbini e dei lavoratori dei servizi ambientali, che protestano per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale. Un presidio è stato organizzato dai sindacati FP Cgil e Fit Cisl davanti alla sede del Comune di Cuneo. Lo sciopero riguarda tutti i turni di lavoro che iniziano oggi.
“Le associazioni datoriali – scrivono i sindacati in un volantino distribuito – sono responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire”.
Luca De Conti (FP Cgil), presente al presidio, ha spiegato: “A marzo sono tre anni che non c’è l’aumento salariale, l’unica strada che abbiamo è quella di far sentire il disagio dei lavoratori. Oggi è il primo giorno di sciopero, ma Il 10 novembre ci sarà un incontro a livello nazionale per decidere come proseguire la mobilitazione nel caso non si arrivi a risultati in tempi brevi”. “I problemi - prosegue il sindacalista - sono legati anche alla richiesta delle aziende, che cercano di dare massima flessibilità al lavoro cercando di aumentare i tempi determinati e i part time, destrutturando un sistema concepito diversamente”. Alla protesta era presente anche Daniele Buso (Fit Cisl). “L’adesione è stata superiore alle aspettative, siamo tra l’80 e il 100% in tutta la provincia di Cuneo - ha affermato il rappresentante dei lavoratori -. Se non si saranno novità porteremo a due le giornate di sciopero”.