Il sindaco di Milano Giuseppe Sala chiude le porte in faccia ad Alberto Cirio e al Piemonte per quanto riguarda le Olimpiadi invernali del 2026, assegnate a Milano-Cortina. Il neo governatore albese, subito dopo la decisione del Cio, aveva parlato di “Piemonte pronto a mettersi a disposizione e a collaborare”. Dichiarazioni che hanno fatto storcere il naso a Sala, che di ritorno da Losanna ha replicato ai microfoni dell'Ansa: “La porta, ormai, è chiusa, perché voglio vedere adesso chi rinuncia alle sue gare. Mi è sembrata un'uscita strana quella del governatore Cirio, lo rispetto, ma prima lavorare e poi parlare, non il contrario. Bisognava pensarci prima, questa è una formula perfetta”.
Di avviso analogo Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: “Torino disponibile? È come chiedere ad una nave da crociera a tornare indietro dopo che è partita da qualche giorno. Dovevi pensarci prima”. Il “treno olimpico”, insomma, è ormai partito, e il Piemonte, attardato in stazione, sembra averlo definitivamente perso.