CUNEO - Oltre 7 mila visitatori per le Giornate di primavera del Fai (FOTO)

A Cuneo aperti gli edifici in stile razionalista: dalla Casa del Balilla alla Casa del Mutilato. Boom di visite per la Stazione ferroviaria

s.m. 25/03/2019 09:41

Sono state oltre 7mila 500 le presenze registrate dal Fondo Ambiente Italiano per la 27esima edizione delle 'Giornate di primavaera', svoltesi nel weekend appena concluso (23 e 24 marzo) in provincia di Cuneo. Nel capoluogo, dove il fine settimana era dedicato alla riscoperta del razionalismo, sull'asse di corso IV Novembre, il pubblico ha risposto con entusiasmo alle iniziative proposte (4 mila 500 persone solo a Cuneo). L'edificio più visitato è stato il palazzo della Stazione ferroviaria, dove gli studenti delle scuole superiori cittadine hanno accolto gli interessati agghindati come viaggiatori degli anni '20 del secolo scorso. Per l'occasione sono state aperte la sala Reale e la sala Comando. 
 
Gli altri edifici visitabili sono stati l'ex Casa del giovane Balilla, che oggi ospita l'istituto 'Grandis', e la Casa del Mutilato che all'interno accoglie una suggestiva cappella ancora in uso. Nell'attuale 'Segretarie d'azienda' è stato possibile assistere a rappresentazioni dell'epoca e a un'efficace filmato divulgativo. Aperto al pubblico anche il museo di Confartigianato. Il palazzo che oggi ospita l'associazione di categoria fu, al tempo del fascismo, sede dell'UPI. Nei sotterranei è stato possibile visitare la cella in cui fu torturato e ucciso l'eroe della Resistenza Duccio Galimberti. 
 
Hanno riscosso successo anche le altre iniziative del FAI organizzate nei centri minori della provincia Granda. La delegazione di Saluzzo ha scelto come tema 'La montagna di Leonardo', vale a dire il Mombracco che il genio indiscusso aveva citato in una lettera. Molti visitatori anche per il Castello Galateri di Suniglia a Savigliano e per 'la classica' visita al Castello della Manta. 

Roberto Audisio, responsabile della comunicazione del FAI di Piemonte e Valle d'Aosta, ha commentato: "Nonostante la fatica è stata una grande soddisfazione il vedere i nostri concittadini scoprire scorci della città che non conoscevano. I ragazzi delle superiori si sono preparati per mettere in scena rappresentazioni dell'epoca, rendendo bene l'idea di quella che era la manipolazione delle menti operata dal regime. La grande storia è composta da piccole storie che è bene conoscere". 


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