Giornata importante per lo sblocco dei cantieri dell'Asti-Cuneo. Dopo tanti proclami la Commissione europea ha finalmente approvato i piani nazionali che permettono lo sblocco degli investimenti sulla A33. Bruxelles ha dato il via libera al piano proposto dal ministro ai Trasporti, Graziano Delrio, per la proroga delle concessioni autostradali. Gli stessi concessionari saranno tenuti a utilizzare le entrate generate dalla proroga della concessione per ultimare i tratti mancanti dell’autostrada ‘infinita'. Il dossier italiano prevede interventi del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro.
Le risorse necessarie per il completamento dell’Asti-Cuneo saranno reperite attraverso il meccanismo del cross-financing, ovvero una mini proroga della concessione sulla Torino-Milano in cambio di investimenti infrastrutturali. Il piano prevede in particolare la proroga di due importanti concessioni autostradali detenute da Autostrade per l'Italia (ASPI) e da Società Iniziative Autostradali e Servizi (SIAS). Quest'ultima in particolare riguarda una proroga quadriennale della concessione sull'autostrada SATAP A4 Torino-Milano, fino al 2030, e prevede che SIAS impieghi le entrate generate dalla proroga per portare a termine l'autostrada Asti-Cuneo A33.
Inoltre l'Italia abbrevierà di 13 anni la durata della concessione della A33, gestita sempre da SIAS, e introdurrà massimali sugli eventuali aumenti dei pedaggi. L’impegno è anche ad aprire, entro il 2030, un bando di gara congiunto per entrambe le concessioni, Torino-Milano e Asti-Cuneo. L'Italia si è inoltre impegnata a fare altrettanto, entro il 2019, per una serie di concessioni distinte, ma connesse, gestite sempre da SIAS (le autostrade SATAP A21 e ATIVA), già scadute o prossime alla scadenza. Non verrano invece portati avanti i piani iniziali di proroga su altre concessioni gestite da SIAS, come l'autostrada CISA.
Nel caso di ASPI la misura prevede una proroga quadriennale della concessione, fino al 2042. Le entrate generate da tale proroga dovrebbero consentire di portare a termine tempestivamente la cosiddetta "Gronda di Genova", una bretella che connette i collegamenti autostradali esistenti attorno al capoluogo ligure, nonché una serie di ulteriori miglioramenti sulla rete ASPI, i cui lavori dovrebbero iniziare al più tardi entro gennaio 2020.
Entrambe le concessioni, SIAS e ASPI, prevedono un massimale sui potenziali aumenti dei pedaggi a un livello sostenibile per gli utilizzatori delle autostrade (in linea di principio tali massimali non possono superare il tasso di inflazione maggiorato dello 0,5%). Sono inoltre previste diverse salvaguardie per evitare che le due Società concessionarie ricevano una sovracompensazione e per limitare le distorsioni della concorrenza: un massimale sull'importo che ASPI e SIAS possono rispettivamente ottenere al termine della concessione vendendo i propri attivi e un meccanismo per evitare la sovracompensazione.
In particolare, tale meccanismo stabilisce la remunerazione e il livello degli investimenti che le due Società devono rispettivamente effettuare, e prevede l'imposizione di sanzioni in caso di ritardi o di mancata realizzazione degli investimenti, nonché una serie di requisiti particolareggiati intesi a bandire gare per la stragrande maggioranza delle opere infrastrutturali a valle, al fine di limitare le distorsioni della concorrenza.
La prima a commentare la notizia è stata la parlamentare del Partito Democratico,
Chiara Gribaudo: "
Ora occorre procedere spediti con la firma del programma dei lavori e far ripartire il cantiere entro l’estate”. Prosegue la deputata cuneese: “
Dobbiamo ringraziare il Ministro Graziano Delrio che si è speso in prima persona, anche venendo più volte sul territorio cuneese, per trovare una soluzione al completamento dell’A33. Dovremo essere uniti, come accaduto finora, per vigilare sulle mosse del concessionario, sui tempi del cantiere, e rispondere sollecitamente a qualsiasi problematica possa insorgere, senza polemiche sterili o particolaristiche. Qualsiasi sarà il colore del prossimo governo, chiederemo per l’Asti-Cuneo tutta l’attenzione che merita. Non tollereremo altri errori o ritardi su un’infrastruttura che i cittadini attendono da oltre 20 anni”.
L'europarlamentare di Forza Italia,
Alberto Cirio, candidato in pectore alla presidenza della Regione Piemonte, ha detto: "
Come avevo annunciato, questa mattina la Commissione Ue ha ufficialmente autorizzato e notificato all’Italia il via libera al completamento della A33. Un risultato a cui lavoro da quasi due anni. Ora i cantieri possono finalmente ripartire. L’Europa ha fatto la sua parte. Il Governo, senza scuse, inizi a fare la sua. L’ok formale, che la commissaria Vestager mi aveva personalmente anticipato, è arrivato questa mattina: ora i lavori potranno finalmente partire. La Commissaria e l’Europa sono state di parola, adesso è importante che il Governo italiano lo sia altrettanto. Questa approvazione ci permetterà di completare una autostrada che aspettiamo da più di 30 anni. Allo stesso tempo, il via libera di oggi mette a tacere le voci che dubitavano della bontà della promessa fattaci dall’UE. L’Europa - conclude Cirio
- non è sempre una “cattiva matrigna”. È buona nella misura in cui noi eurodeputati, che abbiamo il compito di rappresentare il nostro Paese a Bruxelles, sappiamo fare bene il nostro lavoro».